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Il porto di Livorno è il primo in Italia a sperimentare le navi a guida autonoma, grazie al 5G

Paroli: «Ogni tassello costituisce un passo in avanti verso la completa digitalizzazione del porto»
 |  Trasporti e infrastrutture

Il porto di Livorno è da anni all’avanguardia nella sperimentazione delle tecnologie 5G, e ora è diventato il primo in Italia a ospitare una nave a guida autonoma: la EcoSavona della Grimaldi Lines.

Nell’ambito del progetto 5Gmass presentato la scorsa primavera, e finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) e realizzato da un consorzio formato da Tim, Cnit, Flysight, Cetena e Grimaldi insieme all’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mar Tirreno settentrionale, si è svolto ieri il convegno "La digitalizzazione del settore marittimo: effetti sulla logistica del mare".

«La sperimentazione sulla nave autonoma si inserisce in un quadro strategico che l'Ente sta costruendo da anni, tassello dopo tassello – spiega il segretario generale dell'Adsp, Matteo Paroli – Se oggi il porto può accogliere la sperimentazione della nave autonoma è perché da anni ha iniziato a costruire un puzzle complesso, nel quale ogni tassello costituisce un passo in avanti verso la completa digitalizzazione del porto».

In particolare, il progetto prevede l'arrivo a banchina di una nave grazie all'ausilio di soluzioni innovative e della connettività di nuova generazione 5G. Questo in vista delle direttive internazionali, che indicano come convenzionale dal 2028 la navigazione autonoma.

Redazione Greenreport

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