Contestati abuso d’Ufficio, turbativa d’asta e corruzione
Porto di Marciana Marina, la Gdf: «Gare d’appalto truccate». Indagati Sindaco ed altri 7
[9 Ottobre 2013]
Sembra essere arrivata a conclusione la vicenda degli appalti del “porto turistico” di Marciana Marina insignito anche di una contestatissima “Bandiera Blu” della Fee e per il quale è in corso una pianificazione urbanistica concertata tra Regione Toscana per l’approvazione del Piano del Porto. Oggi pomeriggio infatti il Comando Provinciale di Livorno della Guardia di Finanza ha emesso un comunicato stampa che non lascia dubbi e che cita espressamente il coinvolgimento nella vicenda il Sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei (Pdl), a capo di una giunta di destra, di un assessore e di altre 6 persone.
Ecco il comunicato della Gdf:
«Al termine di complesse indagini di Polizia Giudiziaria avviate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno e coordinate dalla Procura della Repubblica labronica, protrattesi per oltre un anno, sono stati acquisiti elementi probatori relativi ad irregolarità nell’affidamento degli appalti per la realizzazione di un Porto Turistico e per la gestione dei relativi servizi da parte di funzionari pubblici del Comune di Marciana Marina. Nel corso delle indagini, i finanzieri della Compagnia di Portoferraio, hanno eseguito numerose perquisizioni locali, in quattro diverse Regioni, sequestrando copiosa documentazione contabile ed extracontabile. L’esame della stessa, contestualizzata con quanto emerso dalle indagini tecniche effettuate, ha consentito di fornire alla Procura della Repubblica di Livorno un sufficiente quadro probatorio in ordine alle condotte penalmente rilevanti attribuibili al Sindaco di Marciana Marina, a esponenti politici locali nonché agli amministratori di due società risultati implicati. Sono risultati coinvolti nella vicenda anche due noti avvocati con studio a Roma e sull’Isola d’Elba. Abuso d’Ufficio, Turbativa d’asta e Corruzione per atti d’Ufficio sono le condotte contestate al primo cittadino ed agli altri sette indagati».