Il ministro Giovannini ha annunciato l’avvio dei cantieri entro l’anno
Tirrenica, da Festambiente la richiesta per un rapido accordo sulla messa in sicurezza dell’Aurelia
Gentili: «La Toscana e il Paese hanno bisogno di quest’infrastruttura e ne hanno bisogno adesso»
[27 Agosto 2021]
A Festambiente, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, tra gli altri, ha affrontato il tema della Tirrenica e dell’avvio dei lavori per l’adeguamento e la messa in sicurezza del tratto di Aurelia che va da Tarquinia a San Pietro in Palazzi.
Stando alle parole del Ministro, i cantieri dovrebbero vedere l’avvio entro la fine dell’anno. Se la previsione di Giovannini verrà rispettata, per la Maremma si tratterà di una vera svolta. Gli incidenti avvenuti negli ultimi giorni proprio in quel tratto di strada non lasciano spazio a dubbi: la lingua di asfalto che dal confine tosco-laziale arriva fino a Rosignano deve essere messa in sicurezza celermente e senza più tentennamenti. Dall’associazione del cigno verde un monito al governo: si passi subito dalle parole ai fatti.
«Le parole del ministro Giovannini – ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e componente della segreteria nazionale di Legambiente – rappresentano per noi una pietra tombale sul continuo rimandare l’avvio dei lavori per l’adeguamento e la messa in sicurezza dell’Aurelia. L’aver scongiurato la realizzazione di un’autostrada in Maremma è stato un traguardo importante al quale però sono seguiti un vuoto pneumatico decisionale e un eterno rimbalzo di responsabilità che quotidianamente mettono in pericolo gli automobilisti. La Toscana e il Paese hanno bisogno di quest’infrastruttura e ne hanno bisogno adesso. L’auspicio è che dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, a seguito delle dichiarazioni di Giovannini, arrivi un’azione concreta e un impulso a far partire i cantieri».
Fino a poco tempo fa, la Tirrenica era in possesso di Sat, società partecipata quasi interamente da Aspi (gruppo Atlantia/Benetton). Lo Stato ha poi acquistato la maggioranza di Aspi per 9, 3 miliardi attraverso un fondo guidato da Cassa Depositi e prestiti. Ancora, formalmente, l’operazione non è conclusa: il passaggio di quote si perfezionerà nel 2022. Anche Legambiente si unisce all’invito del Ministro: SAT, Anas, Regione e Governo centrale trovino un accordo per far partire i lavori al più presto, iniziando dal tratto a due corsie di Capalbio e dagli altri più pericolosi.
di Festambiente