L’attacco dei Verdi all’iniziativa pentastellata sulla Legge di Stabilità
Movimento 5 Stelle fa un favore al Twiga di Briatore? Nuovo emendamento sulle spiagge
[12 Dicembre 2013]
Le spiagge tornano al centro della bagarre politica, che stavolta si riversa addosso ai parlamentari del Movimento 5 Stelle. A scoccare l’attacco frontale è Angelo Bonelli, co-portavoce dei Verdi, che va giù duro contro i penta stellati: «Invece di insultare i deputati del M5S farebbero meglio ad approfondire quello che scrivono negli emendamenti».
Il riferimento è diretto al provvedimento riguardante gli stabilimenti balneari: «Segnaliamo ai deputati che oggi ci attaccano con tanto livore – sibila Bonelli – che beneficerebbe della ‘sospensione’ prevista dal loro emendamento anche il ‘povero’ stabilimento Twiga di Briatore a Lucca che paga solo 14 mila euro annui di concessione».
«Dalle concessioni sul demanio marittimo lo Stato – spiega ancora l’esponente dei Verdi – ha incassato 102 milioni di euro nel 2012, mentre nel 2010-2011 circa 90 milioni di euro e gli anni precedenti la metà. In sintesi lo stato incassa 3.400 euro a concessione, mentre gli incassi che gli stabilimenti balneari realizzano ogni anno in Italia si aggirano intorno ai 10 miliardi di euro – spiega il leader ecologisti -. I canoni di concessione sono bassi in base alla legge 27 dicembre 2006 n. 296 comma 251 per le aree scoperte dovrebbero pagare 1,27 euro centesimo metro/q all’anno e per le aree dove insistono attività 2,12 euro metro/q anno». Bonelli insiste chiedendo infine che l’emendamento presentato dal gruppo M5S alla Camera venga ritirato in quanto «semplicemente vergognoso».
Dai deputati del M5S «ci saremmo aspettati proposte in difesa dei beni comuni, come le spiagge, invece della sospensione del pagamento dei canoni per stabilimenti che fatturano milioni pagando concessioni pari al costo annuale dell’affitto di un bilocale in una città italiana», conclude Bonelli.
Il testo dell’emendamento presentato dal M5S sulle spiagge:
Dopo il comma 183, aggiungere i seguenti:
183-bis. Il comma 5-bis dell’articolo 19 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, è sostituito dai seguenti:
Nelle more dell’approvazione di una normativa chiara e congrua volta a stabilire gli importi dei canoni da applicare alle concessioni demaniali marittime, sino alla data del 30 settembre 2014 sono sospesi i pagamenti dei canoni per le concessioni demaniali marittime indicate all’articolo 3 del decreto-legge 5 ottobre 1993 n. 400, così come modificato dall’articolo 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e dall’articolo 1, comma 252, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, anche qualora i relativi importi siano stati iscritti al ruolo esattoriale e siano state emesse cartelle di pagamento da parte degli agenti incaricati alla riscossione.
183-ter. Sino alla stessa data del 30 settembre 2014 sono sospesi i procedimenti amministrativi avviati dalle amministrazioni competenti, e gli effetti dei medesimi, relativi alla sospensione, revoca o decadenza dalla concessione demaniale marittima derivante dal mancato versamento del canone demaniale marittimo nella misura determinata dall’articolo 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Conseguentemente, al comma 524 aggiungere, in fine, le parole: ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016.
1. 1391. Ruocco, Mucci, Prodani, Fantinati, Della Valle, Crippa, Da Villa, Vallascas, Petraroli