L'organizza la Provincia di Pisa
Piene dell’Arno, formazione contro emergenze: arriva il primo corso di vigilanza idraulica
L'iniziativa rivolta ai volontari della Protezione civile
[21 Ottobre 2013]
È in giornate come quella di oggi, dove la Toscana è flagellata dalle piogge e i corsi d’acqua sono tornati a far paura, che si comprende appieno l’importanza di un efficiente servizio di sorveglianza di fiumi e torrenti, attuato dai volontari della protezione civile che ovviamente per svolgere il compito devono essere formati.
Dopo l’esperienza maturata da circa due anni sul fiume Serchio, la provincia di Pisa col settore difesa del suolo e in collaborazione con l’associazione Swrtt (Swift water rescue team Toscana) ha organizzato presso la sede distaccata del settore operativo Arno ovest a Pisa, il Primo Corso di Vigilanza Idraulica adattato ai volontari di Protezione civile chiamati ad operare sul fiume Arno.
L’obbiettivo è quello di formare delle vere e proprie “sentinelle” del fiume che assicureranno la vigilanza degli argini e forniranno fondamentali informazioni sull’evolversi delle emergenze che pare si susseguano sempre più frequentemente.
«Il nostro servizio di polizia idraulica ha compiti di primaria importanza che si esplicano nella vigilanza alle opere idraulica sia in tempi normali sia nei momenti più critici della piena del fiume – ha spiegato l’assessore provinciale Valter Picchi – Dati i tempi relativamente stretti, circa una decina di ore, in cui l’onda di piena attraversa il settore idraulico di nostra competenza, è necessario avvalersi di personale ben formato e capace sul piano organizzativo in supporto agli ufficiali idraulici preposti a gestire il servizio di piena».
Il corso ha dunque come obbiettivo quello di formare e istruire un gruppo di volontari per intervenire in supporto al servizio di piena in caso di emergenze idrauliche. L’ associazione Swrtt ha aderito al progetto poiché specializzata nella ricerca e soccorso in ambito fluviale ed alluvionale ed è composta da un team di specialisti specificatamente formati secondo standard internazionali. Il personale verrà organizzato in squadre con il compito di ispezionare i corpi arginali che sono divisi già in settori, le cosiddette “ronde arginali”, che svolgono un compito di primaria importanza nella gestione degli eventi di piena del corso d’acqua: devono intercettare i segni premonitori di una eventuale rotta arginale la quale può prodursi per sormonto, corrosione, sfiancamento o sifonamento.
«Le ronde percorreranno continuativamente la sommità arginale ed il piano campagna al piede dell’argine rimanendo tra loro in vista. Importanti saranno i contatti via radio che andranno provati al fine di stabilire una comunicazione efficace e tempestiva specie durante l’evento. Dovranno attenersi alle istruzioni impartite dal personale idraulico della Provincia ed in linea generale osservare delle precise istruzioni», ha concluso Picchi.