Pm10, un anno dopo stessa Piana stesso smog
[12 Dicembre 2013]
“Le polveri sottili Pm10 non conoscono limiti amministrativi, né le norme istitutive della città metropolitana [..] ma si diffondono in modo più o meno omogeneo sulla piana Firenze –Prato-Pistoia a testimoniare come gli interventi strutturali per limitare fortemente o risolvere il problema vanno assunti a questa scala territoriale. Più trasporto pubblico su ferro nelle città, (su Firenze non bastano le altre due linee tramviarie previste, la cui realizzazione purtroppo ad oggi rimane ancora lontana, ma è necessario sviluppare una maglia con direttrici a servizio dell’intera città), rendere più efficiente il trasporto ferroviario metropolitano e dare gambe a progetti innovativi come il tram treno della Piana [..]. Con gli interventi a favore della mobilità sostenibile (compreso quella ciclabile che in città è competitiva), insieme alla riorganizzazione dei servizi, si tutela la salute dei cittadini come previsto dalla Costituzione e si muove l’economia nella direzione green creando anche nuovi posti di lavoro. [..] Intanto, ad oggi, non ci rimane che fare “affidamento” a condizioni climatiche favorevoli che limitino le polveri sottili nell’aria, cosa che non si è verificata negli ultimi giorni”.
Questo scrivevamo un anno fa su greenreport (esattamente il 28 dicembre 2012) a commento di un nuovo provvedimento di limitazione del traffico per emergenza smog. Complessivamente poco è cambiato e anzi se si dà uno sguardo al Bollettino regionale di qualità dell’aria con dati forniti da Arpat, si osservano numeri rossi (PM10 oltre 50 μg/m3) in varie stazioni di monitoraggio situate in diverse zone della Toscana: dalla piana lucchese a quella pisana, dal Valdarno aretino alla Valdichiana, da Prato-Pistoia fino appunto a Firenze. Nella città capoluogo l’Amministrazione comunale,mettendo in evidenza la bontà del suo operato, fa osservare come la situazione della qualità dell’aria vada migliorando.
Nel 2012 le prime limitazioni di traffico e riscaldamento in ztl sono datate 13 novembre dopo il 15esimo superamento avvenuto il 9 di novembre(ma nel 2011 il 15 giorno di superamento era scattato il 19 gennaio). Quest’anno la prima fase delle misure per il contenimento delle polveri sottili è scattata un mese dopo, e questoè un dato che non si discute anche se ci vuole prudenza ad attribuirsi meriti dato che unacorrelazione tra misure dell’amministrazione comunale per ridurre l’inquinamento (quali di preciso nell’ultimo anno?) ed effetti sulla riduzione del Pm10 è semplicemente azzardata. Se poi ci dovessero essere dei meriti andrebbero distribuiti tra otto gli comuni dell’agglomerato fiorentino (Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Calenzano, Firenze, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci e Signa) coordinati dalla Provincia, ma è più probabile che sulla riduzione delle polveri sottili abbiano avuto effetto condizioni meteo meno favorevoli al ristagno degli inquinanti. In ogni modo quello che interessa e su cui si deveconcentrare l’analisi è altro. E’ legato ai flussi di traffico privato che entrano nelle aree urbane, che a parte il periodo dei Mondiali di ciclismo (evento che non si può organizzare una volta al mese) non è diminuito anche per le carenze strutturali e inefficienze del servizio pubblico locale meno inquinante, come quello ferroviario. Le cronache di questi giorni sono il quadro di una situazione conclamata e stagnante. O si cambiano velocemente priorità, a partire dal gverno centrale o la qualità dell’aria e la salute dei cittadini, rimarranno una variabile legata (per chi ci crede) alla volontà di chi sta sopra di noi. Per gli automobilisti dell’area fiorentina invece si tratta di avere un po’ di pazienza. Potranno tornare a circolare liberamente, senza limitazioni, dal 1 gennaio 2014, quando il conteggio sui giorni di superamento del limite di Pm10 ripartirà da zero.