Portoferraio vuole modificare i confini del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
Legambiente: «Non partecipiamo a questo giochino elettorale»
[18 Febbraio 2014]
Mancano pochi mesi alle elezioni e a Portoferraio, il capoluogo dell’Isola d’Elba, sono già in pista i candidati del centro-sinistra e del centro-destra, ma il sindaco uscente, Roberto Peria (Pd) annuncia oggi di aver avviato «L’iter per modificare la perimetrazione delle aree presenti sul proprio territorio ed inserite all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Le modifiche progettate riguardano 15 aree da togliere dal vincolo del Parco per un totale di 313.730 metri quadrati di territorio, ed altre 7 aree da aggiunge al Parco per un totale di 443.209 metri quadrati. 22 modifiche, dunque, che porteranno all’interno dell’area protetta ulteriori 129.479 metri quadrati di territorio».
Peria spiega che «E’ una proposta che nasce da una analisi del territorio e da un lavoro fatto molto attentamente in questi anni in ordine alla pianificazione territoriale. Ci siamo resi conto che la perimetrazione originale del Parco era decisamente superata, sia perché fin dall’inizio non aveva colto la presenza di attività produttive e di strutture insediate all’interno dell’area protetta, sia perché nel decreto istitutivo non erano invece state riconosciute delle aree meritevoli di tutela. La nostra è dunque una proposta che tende a togliere dal perimetro del Parco aree che non hanno particolari valori ambientali quali aree produttive o destinate a strutture alberghiere, mentre vengono inserite zone di pregio ambientale e storico come per esempio quella di Montebello. C’è poi un problema generale che è quello di riallineare i confini del Parco in maniera razionale, ad esempio lungo strade, fossi, o comunque lungo segni grafici del territorio, in maniera che possano risultare più leggibili ai cittadini».
I cittadini potranno quindi presentare cittadini delle osservazioni, o dei suggerimenti, che dovranno pervenire al Comune di Portoferraio entro e non oltre il 14 marzo 2014.
Peria conclude: «La nostra proposta è aperta al contributo di tutti; andremo in Consiglio Comunale per fare la nostra proposta definitiva di riperimetrazione entro il mese di marzo. Noi intendiamo divulgare al massimo la proposta di questa nostra idea di riperimetrazione, contando sulla partecipazione più ampia possibile della cittadinanza». Poi la proposta definitiva verrà poi trasmessa al ministero dell’Ambiente, che dovrà esprimersi nel merito, ma il merito lo discuterà con un altro sindaco e un’altra giunta….
Legambiente Arcipelago Toscano già nel passato aveva espresso le sue perplessità sull’iter scelto dal Comune di Portoferraio ed ora boccia l’operazione con una breve e durissima nota: «Come ben sa il sindaco di Portoferraio Roberto Peria, Legambiente è un’associazione molto attenta al rispetto degli atti di programmazione del territorio, sui quali abbiamo sempre presentato osservazioni puntuali, ma questa volta non entriamo nemmeno nel merito della proposta e non parteciperemo a quello che sembra un inutile giochino pre-elettorale sulla modifica dei perimetri del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che non porterà a nulla. Non ci piace essere presi in giro e partecipare ad una presa in giro».
Gli ambientalisti ricordano che «Abbiamo già spiegato abbondantemente (e prima di noi lo aveva fatto il ministero dell’Ambiente) che questa non è la procedura giusta per modificare i perimetri di un Parco Nazionale, cosa che si può fare su basi scientifiche e nel rispetto delle direttive europee e del Piano del Parco che è stato approvato anche dal Comune di Portoferraio. La cosa si può fare in un progetto collettivo che coinvolga anche il resto della Comunità del Parco Nazionale».
La chiusura del Cigno Verde insulare è una beccata alla politica: «Dispiace che il Sindaco Peria, che pure si è battuto per il Comune unico, abbia ancora in testa l’’idea di un Parco Nazionale fatto di brandelli locali i cui confini possano essere mutati secondo i desiderata di questa o quella categoria. Ci chiediamo cosa ne pensino di questa trovata elettoralistica mascherata da falsa partecipazione i futuri alleati del PD portoferraiese».