L'atto passa con tre soli voti di differenza (13 a 10)
Rimateria, il consiglio comunale votà sì alla variante
Il Comune si propone di cambiare la destinazione d’uso dell’area (58 ettari) da “aree e attrezzature per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e attività assimilate” a parco pubblico urbano
[16 Settembre 2020]
Ha vinto il sì. Con soli tre voti di differenza – 13 a 10 – è stata approvata la Variante urbanistica. E con questo atto, il Comune di Piombino si propone di cambiare la destinazione d’uso dell’area Rimateria (58 ettari) da “aree e attrezzature per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e attività assimilate” a parco pubblico urbano. Il Consiglio comunale ha visto intervenire l’assessore all’Urbanistica Gianluigi Palombi, che ha spiegato l’atto. Il dibattito è stato molto serrato con l’opposizione che ha più volte rimarcato il rischio economico che l’atto stesso comporta. Si parla infatti di una cifra fra gli 80 e i 90 milioni di euro, secondo l’architetto Salvatore Sasso, dirigente del settore Programmazione territoriale ed economica del Comune di Piombino, per fronteggiare bonifiche, chiusura delle discariche e realizzazione di un parco urbano nelle aree di Ischia di Crociano in gestione a Rimateria. La questione più critica che si accompagnano all’approvazione del provvedimento è l’atto di citazione presentato da Navarra Spa – da poco divenuto presidente del Livorno Calcio – al Tribunale civile di Firenze, che chiede circa 25 milioni di euro per il mancato guadagno, in virtù delle pattuizioni precedenti. Anche l’altro socio privato, Unirecuperi, si preparerebbe a presentare una richiesta simile. Ma questo non ha fermato il sindaco e la sua maggioranza che hanno voluto fortemente questa variante, promessa in campagna elettorale.
Tant’è che il sindaco Francesco Ferrari ha così commentato il voto: “Oggi ha vinto il coraggio di chi non si fa spaventare da intimidazioni e trame tessute da coloro che curano i propri interessi invece di quelli della collettività: oggi è una giornata storica”.
“La variante – continua il sindaco – era uno dei punti cardine della nostra battaglia contro il progetto del Pd, locale e regionale, di trasformare Piombino in un polo dei rifiuti e, nonostante gli atti intimidatori e le cause strumentali dei soci privati di Rimateria e il tentativo di sabotaggio portato avanti dalle opposizioni, abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Grazie a questo atto abbiamo posto le basi per far diventare quell’area un polmone verde per la città e non una discarica ancora più grande che danneggerebbe ulteriormente il territorio. Chi dice che questa variante metterà in ginocchio il Comune sa perfettamente di mentire e lo confermano gli autorevoli pareri dei professionisti che abbiamo interpellato. La nostra è una battaglia difficile, è innegabile, ma conosciamo bene la differenza tra difficile e impossibile. Ci vuole coraggio, competenza e abnegazione per affrontare un percorso arduo come quello che abbiamo scelto ma, sono convinto, oggi abbiamo dimostrato di esserne all’altezza. Nonostante l’operazione portata avanti dal Pd siamo riusciti a tener fede al volere dei cittadini. Quei cittadini che ci hanno scelto per risollevare Piombino, per deviare un percorso che sembrava già tracciato e che avrebbe condannato tutto il territorio. Piombino merita un futuro diverso: è quello che abbiamo promesso ai cittadini ed è l’impegno che porteremo avanti con ogni strumento di cui disponiamo fino alla fine del nostro mandato.”
Sulla questione erano saltati anche due assessori, Riccardo Gelichi e Paolo Ferracci, proprio perché contrari alla variante. Oltre all’aspetto economico, vedremo come sarà risolto quello ambientale, per il quale il progetto Rimateria doveva essere la soluzione. Una partita importante, difficile, per la quale l’atto odierno non dà alcuna risposta.