L'inchiesta giudiziaria mette a rischio i lavoratori dell'azienda, che solo a Livorno sono 100
Terremoto Avr, cosa può permettersi di fare veramente Aamps? E la città?
Si pensa a internalizzare il servizio che la holding aveva in appalto, ma molte domande rimangono aperte
[10 Giugno 2020]
Saranno gli inquirenti a fare piena luce sull’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha travolto i vertici di Avr, holding romano-reggina che ha in appalto molti servizi per la manutenzione stradale (la Fi.Pi.Li) e alcune funzioni della raccolta dei rifiuti di Livorno, date in appalto alcuni anni fa. Si parla – a livello nazionale – di milioni di euro e di legami con la ‘ndrangheta (non in Toscana), sui quali l’iter giudiziario dirà l’ultima parola. Nel frattempo nella nostra regione e nella nostra città, sono molti gli interrogativi che si alzano a partire dalla situazione dei lavoratori che solo a Livorno sono in 100.
Che succede dell’appalto che è ancora vigente? Potere al popolo, attraverso la sua sezione all’ombra dei Quattro Mori, ha fatto già sapere che – già da prima dell’inchiesta – sarebbe stato opportuno internalizzare il servizio affidato ad Avr e assunti in Aamps i dipendenti. Una posizione comprensibile e anche in astratto condivisibile, che sembra non dispiacere all’assessore Simoncini. «In prospettiva – ha detto – non vediamo in maniera negativa internalizzare le funzione che Aamps ha assegnato ad Avr, ma a differenza di Pontedera noi siamo nel mezzo di un appalto, che scade nel gennaio 2022. L’obiettivo, come prevede l’appalto è quello di internalizzare prima dell’ingresso in ReteAmbiente cosicché il contratto verrebbe risolto senza penali».
Geofor ha infatti reinternalizzato 158 lavoratori dalla società che aveva in appalto la raccolta rifiuti nei Comuni serviti ma, come ha ricordato l’assessore, la situazione era diversa. Non solo per quanto riguarda l’appalto ma anche, a nostro avviso, perché Aamps è in concordato. Questo peraltro dovrà essere tenuto in conto anche per tutte le operazioni di assunzione di nuovo personale, compreso quello precario. Se la scelta dovesse essere quella di assumere i 100 eventuali esuberi di Avr, e questo al di là delle conseguenze presenti e future dell’inchiesta giudiziaria, il punto è capire se il bilancio dell’azienda pubblica che – stando alle attuali volontà politiche di maggioranza – entrerà in ReteAmbiente, se lo può permettere. Quali esiti positivi a prodotto il concordato? Sta funzionando? La raccolta porta a porta, al di là di quelli ambientali e sociali, quali benefici economici sta portando? Il termovalorizzatore che apporto sta dando al bilancio?
Tutto questo tenendo conto che tutto il costo del servizio l’Aamps, per legge, lo deve coprire con la Tari. Tutte domande alle quali, per poter prendere una decisione che riguarda tutta la città e i suoi cittadini, oltre alla giusta tutela dei lavoratori coinvolti, servono risposte nette.