Al via il progetto presentato oggi a Roma in Sala stampa estera
Scapigliato Alberi, la resistenza contro la crisi climatica riparte da oltre 200mila olivi
La società del Comune di Rosignano Marittimo attiva nell’economia circolare compenserà totalmente le emissioni di gas serra rilasciate sin dalla sua nascita, donando alberi all’agricoltura locale
[3 Maggio 2021]
L’olivo è un albero simbolo per la Toscana, dalla grande valenza per quanto riguarda protezione idrogeologica e paesaggio, oltre che naturalmente come fattore produttivo e di reddito per l’agricoltura: adesso è anche un simbolo di resistenza contro la crisi climatica in corso, grazie alla scelta di Scapigliato – la società al 100% del Comune di Rosignano Marittimo attiva nell’economia circolare – di donare al territorio circa 250mila alberi (in prevalenza olivi) e quasi 60mila arbusti, all’interno del progetto Scapigliato Alberi presentato oggi in diretta streaming da Roma, nella sala conferenze dell’Associazione stampa estera in Italia.
«Scapigliato Alberi – spiega il sindaco Daniele Donati, in collegamento da Rosignano – è un progetto che nasce all’interno di un percorso di ampliamento del nostro Polo, che si sta dotando di altri impianti per rendere l’impiego della discarica sempre più residuale e lasciare spazio alla trasformazione dei rifiuti in materie prime seconde ed energia da poter re-introdurre all’interno dei cicli produttivi. Si tratta di un percorso che nasce non solo per adempiere ad una specifica prescrizione autorizzativa da parte della Regione, ma anche per dare risposte agli agricoltori presenti sul territorio: riteniamo infatti che questa scelta stia all’interno della mission di un’Amministrazione pubblica come la nostra, che si fa carico non solo di una problematica – ovvero offrire un presidio di legalità per la gestione in sicurezza dei rifiuti – ma anche per far sì che la gestione pubblica di un servizio per la collettività possa creare di sviluppo in altri settori come quello agricolo, che rappresenta un’eccellenza da sostenere».
Complessivamente, Scapigliato Alberi prospetta un investimento stimato in 3 milioni di euro per compensare tutte le emissioni di gas serra – ovvero 1.195.000 ton di CO2eq – generate dal Polo impiantistico sin dalla sua nascita nel 1982 al 2015, come stabilito nell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata nel 2019 dalla Regione Toscana.
All’interno del Polo impiantistico e nelle aree confinanti verranno piantati circa 12.000 alberi e 23.000 arbusti, mentre nelle aree urbane o periurbane dei dodici Comuni della Val di Fine, Bassa Val di Cecina e Collesalvetti coinvolti da un apposito Protocollo di intesa troveranno posto altri 3.000 alberi e 36.000 arbusti, di varie specie in relazione agli specifici contesti interessati. Soprattutto, verranno donate tramite bandi pubblici circa 245.000 piante produttive, nella quasi totalità olivi, ognuno dei quali crescendo sequestrerà 76 Kg/anno di CO2eq: andranno a realizzare 695 ettari di oliveti inerbiti (ogni ettaro di prato sarà in grado di assorbire altre 2 ton/anno di CO2) ed è qui che entrano in gioco agricoltori e cittadini del territorio.
«Potevamo raggiungere quest’obiettivo in molti modi – argomenta Alessandro Giari, ad e presidente di Scapigliato srl – ad esempio operando rimboschimenti in aree colpite dagli incendi, ma puntando sugli olivi abbiamo scelto una strada diversa per migliorare le condizioni produttive e morfologiche del territorio. Siamo dei privilegiati a vivere in un’area con delle condizioni meteo-climatiche favorevoli per la produzione di olio extravergine di oliva di straordinaria qualità, un bene collettivo che è giusto valorizzare. Entro questo mese di maggio Scapigliato srl pubblicherà il bando attraverso il quale agricoltori e cittadini potranno richiedere gli olivi che verranno donati al territorio. Dopo l’arrivo delle domande verrà stilata la relativa graduatoria, e l’unica garanzia che chiediamo è che venga certificata la presenza degli olivi per almeno cinquant’anni».
Si tratta di un’iniziativa che nasce sulla base di un’ampia collaborazione con le più rilevanti attività agricole locali, come mostra la presenza al lancio del progetto di Massimo Carlotti, presidente del Consorzio Terre dell’Etruria: con le sue circa 3500 aziende agricole associate, questa cooperativa rappresenta la più importante realtà imprenditoriale del mondo agricolo toscano.
«Scapigliato Alberi rappresenta un’importante occasione di sviluppo per i nostri produttori – commenta Carlotti – perché Scapigliato srl si offre di sostenere l’ingente spesa per l’acquisto di oltre 200mila olivi da mettere a dimora su un territorio molto vasto; olivi che fra tre-quattro anni arriveranno a produzione, rafforzando la presenza di olio extravergine di oliva toscano Igp sui mercati. Tutt’altro che scontata è stata anche la proficua interlocuzione che abbiamo concretizzato con la società, portando avanti un progetto che si presenta come un’operazione diffusa sul territorio e non di agricoltura intensiva: l’impianto degli olivi rispecchia infatti la tradizione agricola toscana tramite la frammentazione poderale, ovvero la realizzazione di piccoli appezzamenti coltivati ad olivo su più Comuni, in grado di realizzare un’importante riqualificazione ambientale al contrario di quanto avremmo avuto con coltivazioni intensive di olivo in monocoltura».