Eric Emso, a Roma il consorzio di ricerca europeo che studia gli abissi
[3 Ottobre 2016]
È nato il consorzio per un’infrastruttura europea di ricerca relativo all’Osservatorio multidisciplinare europeo del fondo marino e della colonna d’acqua (Eric Emso). Con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato la Commissione ha accolto la richiesta dell’’Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Romania e Regno Unito e ha istituito il Consorzio. L’Eric Emso avrà sede legale a Roma e durerà fino al 31 dicembre 2024.
Un suo compito è quello di sviluppare e mettere a disposizione le strutture di proprietà del Consorzio congiuntamente a tutte le strutture messe a sua disposizione dai suoi membri al fine di garantire alla comunità scientifica e ad altri soggetti interessati l’accesso ai dati e alle strutture degli osservatori oceanografici in tutta Europa.
Eric Emso gestisce gli osservatori fissi dei fondali abissali e della colonna d’acqua esistenti in tutta Europa. Coordina e sostiene le attività di tali osservatori e promuove la continuità, la qualità delle serie temporali e una gestione dei dati affidabile.
Il suo sostegno è rivolto anche alla leadership europea nell’ambito delle tecnologie marine e dell’uso sostenibile delle risorse marine attraverso partenariati con le imprese e altri pertinenti soggetti interessati. E alla integrazione della ricerca, della formazione e delle attività di divulgazione delle informazioni. L’ Eric Emso è il punto di contatto centrale per la ricerca, la formazione, l’istruzione e le attività di divulgazione degli osservatori oceanografici in Europa al fine di consentire agli scienziati e ad altri soggetti interessati di utilizzare tali osservatori in modo efficiente.
Quindi cerca di creare collegamenti con iniziative internazionali pertinenti all’osservazione dell’oceano aperto in modo da agire come rappresentante europeo nel mondo e organizzare e promuovere la cooperazione internazionale in questi settori.
Nello svolgimento dei propri compiti il Consorzio definisce una strategia scientifica globale mediante l’adozione di un piano strategico a lungo termine aggiornato periodicamente. Delinea gli sviluppi scientifici futuri e valuta il conseguimento degli obiettivi scientifici; valuta gli esperimenti proposti dagli utilizzatori; esamina gli obiettivi scientifici dei siti; coordina la conservazione e l’uso dei dati per la ricerca scientifica nonché la fornitura puntuale di dati da utilizzarsi nell’ambito dell’allarme tempestivo dei rischi geologici e dell’oceanografia operativa.