Mortalità in calo in Europa per i tumori, ma nel 2024 uccideranno oltre 1,2 milioni di persone
Preoccupa la crescita nei tassi di mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani, obesità e alcol tra i principali indiziati
[29 Gennaio 2024]
Un nuovo studio pubblicato oggi sulla rivista scientifica Annals of Oncology offre nuovi dati sulla mortalità da tumore, offrendo previsione sui tassi attesi nell’Unione europea e nel Regno Unito per l’anno in corso.
Coordinato dall’Università degli Studi di Milano assieme all’Università di Bologna e sostenuto da Fondazione Airc, lo studio analizza la mortalità per diversi tumori, stomaco, colon-retto, pancreas, polmone, mammella, utero (compresa la cervice), ovaio, prostata, vescica e leucemie, sia per uomini che per donne.
Nel complesso, le stime continuano a migliorare. Si stima che nell’Ue i tassi di mortalità standardizzati per età per tumore diminuiranno del 6,5% negli uomini, passando da 132 per 100.000 nel 2018 a 123 per 100.000 nel 2024, e del 4% nelle donne, passando da 82,5 a 79 per 100.000.
Tuttavia, a causa dell’invecchiamento della popolazione, nell’UE si prevede un aumento del numero di decessi per tumore da 675.265 nel 2018 a oltre 705.100 nel 2024 negli uomini, e da 535.291 a oltre 565.700 nelle donne, arrivando a 1.270.800.
Il quadro si fa più positivo ampliando l’orizzonte dell’osservazione. I ricercatori, infatti, hanno calcolato il numero di decessi per tumore evitati nel periodo compreso tra il 1989 e il 2024, ipotizzando che i tassi rimanessero costanti rispetto ai livelli del 1988: complessivamente sono stati evitati 6.183.000 decessi nell’Ue (4.244.000 negli uomini e 1.939.000 nelle donne) e 1.325.000 nel Regno Unito (899.000 negli uomini e 426.000 nelle donne).
In un contesto comunque ancora difficile, preoccupa in particolare l’aumento stimato nella mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani adulti di 25-49 anni – anche in Italia –, che potrebbe dipendere da fattori di rischio quali sovrappeso e l’obesità.
«I fattori chiave che contribuiscono all’aumento dei tassi di mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani includono il sovrappeso, l’obesità e le condizioni di salute correlate, come alti livelli di glucosio nel sangue o il diabete – spiega Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica ed Epidemiologia presso l’Università Statale di Milano – Si dovrebbe considerare l’adozione di politiche che promuovano l’aumento dell’attività fisica, la riduzione del numero di individui in sovrappeso o obesi e la limitazione del consumo di alcol. Inoltre, in termini di prevenzione, si dovrebbe valutare anche l’estensione dello screening per il tumore al colon-retto avviando la campagna a partire dai 45 anni».
Preoccupa inoltre il persistente rischio costituito dall’abuso del tabacco, che rimane responsabile del 25% di tutti i decessi per tumore tra gli uomini e del 15% tra le donne nell’Ue. Non solo è il principale fattore di rischio per i decessi per tumore ai polmoni, ma anche per altri tipi di tumore, tra cui quello al pancreas.