Firmato ieri il contratto d'appalto per le opere pubbliche e i dragaggi
Al via la Darsena Europa, il porto di Livorno punta a raddoppiare il traffico container
Guerrieri: «L'opera cambierà il volto del nostro scalo e avrà un impatto rilevante su tutto il Sistema portuale dell'Alto Tirreno»
[24 Marzo 2022]
Dopo che lo scorso dicembre è arrivata l’aggiudicazione della gara per la realizzazione delle opere marittime di difesa e per gli interventi di dragaggio previsti per la Darsena Europa, l’infrastruttura chiamata a traghettare il porto di Livorno nel XXI secolo, ieri è arrivato il passo decisivo con la firma del contratto d’appalto.
«L’opera cambierà il volto del nostro scalo e avrà un impatto rilevante su tutto il Sistema portuale dell’Alto Tirreno – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Luciano Guerrieri – Non è stato facile raggiungere questo traguardo, lo abbiamo fatto con determinazione e costanza grazie a un lavoro di squadra che ha visto impegnata tutta la struttura commissariale».
Ora è il momento di correre: gli aggiudicatari – ovvero il raggruppamento temporaneo d’impresa capeggiato dalla Società italiana dragaggi (Sidra), oltre a Fincantieri infrastructure opere marittime, Sales e Fincosit – avranno a disposizione 90 giorni per consegnare il progetto esecutivo, e altri 270 per le attività per la bonifica bellica. Poi inizieranno i lavori veri e propri, che dureranno invece 1700 giorni: la struttura commissariale conta di far partire il cantiere entro la fine dell’anno, una volta acquisita la Valutazione d’impatto ambientale.
«Si tratta dell’opera di ingegneria marittima più importante di Italia – ha sottolineato Carlo Alberto Marconi (Sidra) – I numeri sono di assoluto rilievo: dovremo dragare circa 16 milioni di metri cubi di sedimenti; realizzare una diga da 4,6 km, trasportare 5 milioni di tonnellate di materiale lapideo e posizionare 25 mila massi di protezione delle scogliere. Assieme a Fincantieri, Fincosit e Sales siamo tutti focalizzati sull’obiettivo. Che dovrà essere raggiunto in tempi piuttosto ristretti, entro il 2026-2027».
In tutto verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti: una quota parte del materiale di escavo, per un totale di cinque milioni di metri cubi, verrà destinato al contrasto dell’innalzamento del livello del mare e della perdita delle superfici della costa per effetto dell’erosione costiera. Al tempo stesso i sedimenti verranno impiegati come materiale di riempimento e di costruzione, in sostituzione del materiale vergine di cava.
Contestualmente all’avvio del lavori, l’AdSP procederà con separato appalto ad avviare la gara del terminal vero e proprio, per realizzare e gestire il quale verrà chiesto il contributo dei privati.
Le dimensioni della facility prevedono 60 ettari di piazzale, una banchina di 1400 metri lineari con fondali a -16 metri (con possibilità di approfondimento fino a -20 metri), un nuovo canale di accesso a Nord del porto con fondali a -17 metri (con possibilità di approfondimento a -21 m).
Con la nuova infrastruttura, Livorno si pone l’obiettivo di raddoppiare il traffico dei container, passando dagli attuali 800 mila ai futuri 1,6 milioni di Teu.
Per il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, la Darsena Europa «è il treno che la città e il suo porto non possono assolutamente perdere», un giudizio condiviso da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: «Dalla Darsena Europa dipende lo sviluppo a mare di quella che, da sempre, è considerata la principale porta di ingresso della Toscana. Questa firma segna il rilancio dello scalo di Livorno ed è un segnale di rinascita», ha concluso il governatore.