Pisa: intenso lavoro della Provincia contro l’erosione costiera, ma i soldi sono finiti

[27 Giugno 2013]

La Provincia di Pisa ha fatto il punto della situazione sugli interventi, a Marina di Pisa, per la protezione del litorale da fenomeni di erosione. E’ stato l’assessore all’Ambiente Valter Picchi a spiegare tratto per tratto di litorale, lo “stato dell’arte”. Per quanto attiene le scogliere 1 (via Crosio) e 2 (Bagno Gorgona) «pur rallentate dalle intense e ripetute libecciate di alcune settimane fa, sono state ultimate le operazioni sulla prima diga, adiacente il porto, irrobustita in modo rilevante, in modo da risultare efficace anche con mareggiate di particolare intensità: l’ultima delle quali (a lavori sostanzialmente conclusi) ha evidenziato un’efficiente tenuta.

Quanto alla diga due, si è già proceduto al “rifiorimento” della scogliera, ossia al posizionamento di un consistente numero di massi, che ne hanno regolarizzato la struttura nei punti più critici; inoltre è stata predisposta la pista d’accesso dei mezzi per il completamento del programma di rinforzamenti». Ora i lavori riprenderanno a settembre per consentire lo svolgimento della stagione balneare.  Altro intervento riguarda le spiagge di ghiaia “celle” 6 e 7. Si tratta dell’area identificata con le “celle” e le “vasche” tra le scogliere a mare e quelle radenti la strada, delimitate lateralmente dai “pennelli” di massi perpendicolari alla riva, situate tra le piazze Gorgona e Sardegna.

Per le spiagge di ghiaia saranno attuate a giorni le opere di rimodellamento. Per le spiagge di ghiaia tra gli stabilimenti “Foresta” e “Barbarossa”, è emersa la necessità di un ulteriore potenziamento, con collocazione di una scogliera soffolta e nuovo ripascimento di ghiaia. «Varo della progettazione preliminare previsto entro la prossima primavera con un finanziamento disponibile di circa 1,5 milioni di euro» ha informato Picchi. Per il piano di protezione “celle” 4 e 5 posizionate tra piazza delle Baleari e piazza Gorgona, è in atto un progetto (spiagge di ghiaia e barriere soffolte) di cui è già approvata la versione definitiva e redatta quella esecutiva: anche l’approvazione di quest’ultima avverrà comunque a giorni, per poi procedere subito alla pubblicazione del bando di gara. «Compatibilmente con i tempi procedurali, pensiamo di aprire i cantieri entro quest’anno» ha aggiunto l’assessore.  Infine per il piano di protezione dell’area del Gombo, entro la primavera prossima è prevista la chiusura della progettazione preliminare (stanziamento 1,3 milioni) per i lavori a difesa di questa zona (a nord della foce d’Arno, all’interno del Parco di San Rossore) e in particolare della villa ex presidenziale, entrambe minacciate da processi d’erosione particolarmente aggressivi.

La Provincia, inoltre – accanto agli interventi infrastrutturali – svolge peraltro dal 2001 un’attività di monitoraggio permanente su dinamiche marine e rischi di arretramento della costa, con osservazioni parallele su cosa “si vede” (misurazioni topografiche della spiaggia emersa) e cosa “non si vede” (indagini batimetriche su spiaggia sommersa e fondali fino a 10 metri di profondità).

«I risultati di questo controllo sull’evoluzione morfologica del litorale, fondamentali per programmarne le strategie di difesa sono pubblicati sul sito www.provincia.pisa,it e visibili da parte di tutti» ha detto l’assessore. E ancora è in dirittura di arrivo l’approntamento di una rete di rilevazione ondametrica (relativa al rilevamento diretto dell’energia del moto ondoso a costa e conseguentemente del trasporto solido) che si avvarrà di boe poste in prossimità della riva, dunque in grado di acquisire dati complementari e di maggior dettaglio rispetto alla boa posizionata attualmente al largo dell’isola di Gorgona.

«Con i lavori qui descritti riassuntivamente si esaurirà il finanziamento regionale assegnato alla nostra provincia, ma non certo le esigenze di protezione del litorale. E serviranno fondi di entità non dissimile da quella ottenuta finora: tra 15 e 20 milioni di euro», ha concluso Picchi.