Skip to main content

Ponte sullo Stretto di Messina, per l’Ue è solo una vaga idea

I Verdi D’amato e Corrao: un’opera che non è nemmeno inserita nella rete Ten-T
 |  Approfondimenti

Mentre il ministro Salvini e la Lega (ex Nord) stanno cercando di far credere in un sì dell’Unione europea al Ponte sullo Stretto, rispondendo a una lettera con richiesta di chiarimenti inviata dagli eurodeputati dei Verdi europei, Rosa D’Amato e Ignazio Corrao, Pat Cox, coordinatore del corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TEN-T, scrive che la Commissione europea «E’ a conoscenza del fatto che le autorità italiane stanno preparando gli studi preparatori necessari per portare avanti il progetto», ma «Non è a conoscenza di una decisione definitiva o di un allineamento concreto per il ponte. È anche per questo motivo che le mappe del regolamento TEN-T rivisto raffigurano il progetto come un progetto di ‘studi/idee’” e non come una vera e propria infrastruttura».

La D’Amato sottolinea che «Il Ponte sullo Stretto, per essere finanziato con fondi Ue, dovrebbe rientrare nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo Ma come abbiamo denunciato da tempo, e come ci ha confermato la Commissione europea, a oggi quella del Ponte è solo “un’idea”, uno “studio”. Non c’è nessuna opera infrastrutturale a cui l’Ue ha dato il suo benestare. Semmai, come chiarito da Cox nella sua lettera, Bruxelles può solo cofinanziare con un contributo pari al 50% gli studi che hanno lo scopo di preparare la fase di costruzione di progetti. Nel caso del Ponte, Cox ha tenuto a precisare che l’eventuale contributo, sempre se erogato, coprirebbe solo lo studio sull’infrastruttura ferroviaria, e non quello sull’intera opera. Insomma, parliamo di qualche milione di euro, briciole per un’opera che, secondo i calcoli strampalati del governo italiano, dovrebbe costare almeno 13-14 miliardi di euro».

Nella sua lettera Cox conferma tutte le perplessità sollevate dalle associazioni ambientaliste italiane e che la Commissione è a conoscenza solo del fatto che l’Italia sta conducendo degli studi preparatori e ribadisce che «Senza conoscere i risultati degli studi preparatori, non è possibile fare ipotesi su un potenziale contributo dell'Ue alle attività di costruzione del previsto ponte sullo Stretto di Messina».

La D’Amato conclude: «La verità è che il Ponte sullo Stretto non ha ricevuto nessun via libera da Bruxelles, ed è altra la probabilità che non lo riceverà mai. Come ribadito da diversi esperti, i criteri che deve soddisfare l’opera, compresi quelli ambientali, sono in contrasto con i sogni di gloria del ministro Salvini e delle imprese interessate alla sua costruzione. Questo ennesimo tentativo non farà altro che aumentare le spese inutili che si sono accumulate nei lustri a carico dei contribuenti italiani. Per un ponte che non vedrà mai la luce».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.