Protezione civile, dalla Garfagnana il modello per assistere i fragili nelle emergenze

Monni: «Un’esercitazione dedicata ai soggetti fragili, per i quali fino ad oggi non esisteva una risposta specifica. Tutti devono essere tutelati e messi al sicuro in caso di emergenza»

[16 Ottobre 2023]

Si è conclusa con successo l’esercitazione condotta nel fine settimana a Castelnuovo di Garfagnana, la cittadina toscana che è stata scelta dalla Protezione civile per la prima esercitazione nazionale dedicata a gestire i soggetti fragili nelle situazioni di emergenza, in particolare quelle dettate dai terremoti.

«La realtà di Castelnuovo – ha sottolineato il presidente Eugenio Giani, ringraziando per la collaborazione il sindaco Tagliasacchi e tutti i volontari – ci ha consentito di sperimentare una cosa importantissima alla quale hanno preso parte le persone più fragili della popolazione e abbiamo dimostrato di essere in grado di offrire, in caso di calamità naturale, davvero un intervento di supporto agile, efficiente ed incisivo».

All’esercitazione hanno partecipato complessivamente 140 persone fra fragili e figuranti (60), in particolare 8 soggetti con disabilità con 3 care givers, 17 anziani, 11 donne in gravidanza, 38 mamme con bimbi piccoli.

Tutti insieme hanno condotto un’esercitazione lunga e dettagliata cominciata alle 10,30 e terminata dopo le 16, con due scosse di terremoto simulate durante la mattinata.

Il fulcro dell’esercitazione è stato il Centro operativo comunale di Castelnuovo, che ha testato la sua operatività, con la verifica delle aree di attesa (34 nel territorio del Comune), la procedura di gestione delle persone fragili prevista dal piano comunale di protezione civile.

Il tutto mettendo in atto le nuove procedure per l’individuazione dei soggetti fragili, con la partecipazione attiva e l’impiego all’interno del Centro operativo, dei medici delle Aziende sanitarie locali e delle squadre Svei (Scheda valutazione esigenze immediate), composte dai volontari sanitari di Misericordie, Anpas e Croce Rossa oltre agli infermieri Asl.

«Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione con il dipartimento nazionale della Protezione civile – ha concluso l’assessora alla Protezione civile, Monia Monni – che dando seguito alle direttive europee per la prima volta mette in campo una estesa esercitazione, che servirà a mettere a punto una procedura che poi diventerà il modello per tutto il Paese. Una esercitazione dedicata ai soggetti fragili, che negli scenari catastrofici, ovviamente, sono maggiormente in difficoltà, poiché possono avere esigenze particolari, per le quali fino ad oggi non esisteva una risposta specifica e che invece era necessario che ci fosse perché tutti devono essere tutelati e messi al sicuro in caso di emergenza. E questa risposta nasce dalla Toscana».