Enrico Rossi a Sesta: il ruolo delle istituzione è importante per lo sviluppo industriale
[18 Settembre 2013]
Sesta, situata nel territorio di Radicondoli, è una delle quattro strutture europee per la prova dei combustori a turbogas, gestita sino ad ora da Enel, si avvia verso un definitivo rilancio a livello internazionale che vede impegnati, oltre alla regione Toscana, Nuovo Pignone, la stessa Enel, Ansaldo Energia, CNR e Co.Svi.G.
Questa mattina la Regione Toscana e Co.Svi.G. hanno organizzato una visita al laboratorio sperimentale di Sesta, rivolta ai giornalisti, agli amministratori del territorio geotermico toscano, al mondo della ricerca. Presente il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha voluto rassicurare le maestranze sul futuro delle attività.
Il laboratorio sarà rilevato da Co.Svi.G con un investimento di 10 milioni di euro provenienti dal Fondo per le aree geotermiche, creato come previsto dall’accordo sulla geotermia (siglato da Enel e Regione Toscana nel 2008) e finanziato da Enel come riconoscimento per lo sfruttamento della risorsa geotermica. La regione Toscana investirà inoltre ulteriori 5 milioni di Euro dal fondo per la ricerca per aggiornare il laboratorio così da renderlo fruibile da altre imprese del mondo dell’energia.
Una scommessa che la regione Toscana ed il territorio geotermico vogliono vincere, in quanto il laboratorio di Sesta è in grado di garantire livelli di eccellenza a servizio dell’innovazione e della ricerca industriale e può fornire nuove occasioni di lavoro, a partire dalle competenze presenti sul territorio.
«Noi – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, intervenuto dopo la visita al dibattito sul tema “Dalla geotermia: innovazione e sviluppo territoriale”, moderato da Antonio Cianciullo, de La Repubblica – abbiamo deciso di tutelare un pezzo di politica industriale presente in Toscana rappresentato dal laboratorio di Sesta perché oltre ad essere motivo di orgoglio, essendo una delle poche strutture di questo genere nel mondo, rappresenta un’importante prospettiva di sviluppo per il territorio geotermico e per il resto della regione. Per questo, data l’esigenza di General Elecrtic di avere a disposizione un laboratorio come questo per fare i test per gli investimenti che sta facendo in Toscana, e vista la disponibilità di Enel, abbiamo deciso di rilevare la struttura tramite CoSviG, utilizzando le risorse che enel riconosce come indennizzo per l’uso della geotermia per la produzione di energia elettrica e di investire risorse della regione per migliorarlo e renderlo disponibile anche per altre aziende».
Le prospettive sono più che buone: a seguito del programma di riassetto e potenziamento del laboratorio, che dovrebbe essere definito entro l’anno, General Electric Oil&Gas ha preso l’impegno di utilizzare nei prossimi cinque anni il laboratorio di Sesta per svolgere le prove sulle proprie tecnologie, che copriranno circa il 35% delle attività della struttura.
«Il ruolo delle istituzioni è importante per lo sviluppo industriale – ha detto il presidente Enrico Rossi– il fatto che tutto questo progetto nasca dalle istituzioni locali, Regione e comuni dell’area geotermica coordinati da CoSviG, senza nessun contributo da parte del Governo evidenzia però come non esista una politica industriale a livello nazionale».
All’incontro che si è svolto al Teatro dei Risorti, a Radicondoli, hanno preso parte oltre al Presidente Enrico Rossi, Massimo Messeri, presidente di Nuovo Pignone ( gruppo General Electric); Massimo Inguscio, direttore del Dipartimento Scienze Fisiche e Tecnologiche della materia del CNR e Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia di Enel Green Power.