Geotermia Sì al nuovo Governo: sugli incentivi «riparta immediatamente il confronto»

A quando il tavolo tecnico tra Regione e Mise previsto per il mese in corso? «Troppo tempo è stato perso e non possiamo perderne altro»

[5 Settembre 2019]

Il movimento Geotermia Sì, composto da oltre 5mila cittadini, si rivolge al nuovo Governo auspicando che non appena diverranno operativi gli incarichi ai ministeri venga ripreso immediatamente il confronto tra Mise e Regione sugli incentivi necessari a sostenere lo sviluppo di questa fonte rinnovabile. Nell’occasione – aggiungono – riterremmo anche importante, come proposto dal presidente della Regione Rossi il 1 agosto a Larderello, iniziare una trattativa tra Regione, Governo, comuni e l’attuale gestore (Enel green power, ndr) per arrivare al rinnovo delle concessioni solo dopo aver approntato e sperimentato le migliori tecnologie al fine di garantire uno sviluppo armonico e sicuro della geotermia in toscana. Per far questo occorreranno regole chiare, risorse certe e tempi adeguati».

In teoria, le premesse sembrano positive. Il neonato Governo giallorosso ha infatti presentato il Green new deal come ossatura del proprio programma politico, affermando esplicitamente che «tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell’ambiente, il progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili». Si tratta in realtà di un manifesto ancora in attesa di contenuti, e per quanto riguarda il contesto toscano questi non potranno che ripartire dalla geotermia: è dal calore naturalmente presente nel sottosuolo che viene prodotto oltre il 73% dell’elettricità rinnovabile toscana, il che basterebbe da solo a definire la geotermia come di gran lunga la più importante fonte pulita attualmente impiegata sul territorio.

Un contesto di sviluppo sostenibile che è oggi inficiato dalla mancata inclusione degli incentivi alla geotermia nel decreto Fer 1, dedicato a sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili mature. Ad oggi gli incentivi erogati per questa fonte sono in totale 98 milioni di euro l’anno, ovvero il 2% circa degli incentivi che il Gse stima di erogare a sostegno delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche nel corso del 2019, ma nonostante la cifra esigua non sono stati ricompresi nel Fer 1.

Come noto, dopo mesi di intenso pressing da parte della popolazione locale, dei Comuni geotermici e della Regione, hanno ottenuto dal Mise la promessa di un re-inserimento degli incentivi geotermici nel Fer 2 in fase di elaborazione, a partire dai criteri innovativi contenuti nella legge regionale sulla geotermia approvata a inizio anno. L’avvio del tavolo di confronto tra Mise e Regione Toscana è atteso per il mese in corso, ma il rischio è che la crisi politica deflagrata in piena estate tra M5S e Lega possa aver rallentato le operazioni: «Troppo tempo è stato perso e non possiamo perderne altro», concludono da Geotermia Sì. Il nuovo Governo è chiamato a recuperare.