Domattina in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze il kick off meeting
Sme Power, la Toscana alla guida di un progetto Ue per rendere low carbon le Pmi
Le Pmi europee consumano oltre il 13% della domanda totale di energia, solo il 4% di loro ha un approccio attivo per contenere le emissioni di carbonio
[9 Settembre 2019]
Le piccole e medie imprese (Pmi) rappresentano l’ossatura dell’economia toscana: Confindustria e Cerved ne contano 11.125 sul territorio, in grado di impiegare a 273.451 persone. Ogni politica che punti allo sviluppo sostenibile senza confrontarsi con questo fitto tessuto economico è destinata al fallimento, ma ciò non toglie che nel mondo delle Pmi ci sia ancora oggi molto da migliorare – e non solo in Toscana. Le Pmi europee consumano infatti oltre il 13% della domanda totale di energia, ma meno del 30% di loro ha implementato misure per l’efficienza energetica e l’integrazione delle energie rinnovabili e solo il 4% ha un approccio attivo per contenere le emissioni di carbonio: per facilitare una transizione allo sviluppo sostenibile è in partenza (domani in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, dalle 8.30) il progetto europeo Sme Power, capitanato dalla Regione Toscana con la sua Agenzia regionale recupero risorse (Arrr).
Finanziato dall’Ue nell’ambito del Programma Interreg Europe con oltre 1,5 milioni di euro per 4 anni, il progetto Sme Power ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia dei Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr) dedicati alle politiche di incentivazione degli interventi delle Pmi per ridurre i consumi di energia e conseguentemente le emissioni di carbonio: in direzione di quest’obiettivo lavoreranno congiuntamente sette diversi Paesi europei, ovvero Italia (con Arrr coordinatrice del progetto), Germania (European Institute for Innovation), Slovenia (Local Energy Agency Spodnje Podravje), Regno Unito (Durham City Council), Spagna (Regional public Energy entity of Castilla y Leòn), Irlanda (Sustainable Energy Authority of Ireland e Innovation Management Centre ClgTaWestbic), Finlandia (Heinola City).
Lo scopo principale del progetto è quello di definire politiche pubbliche che guidino le Pmi dell’Ue attraverso le fasi di investimento necessarie per migliorare l’efficienza energetica nei loro processi produttivi, nel rinnovamento dei loro edifici, nell’innovazione dei loro prodotti e nello sviluppo delle loro potenzialità, aumentando la loro quota di energia rinnovabile.
Le Pmi che operano in tutta Europa sono infatti numerose e costituiscono una colonna portante dell’economia, ma come già accennato il loro potenziale in termini di efficienza energetica ed utilizzo delle fonti rinnovabili resta ancora poco sfruttato ed un cambiamento nei loro comportamenti darebbe un impulso importante al passaggio ad un’economia a basse emissioni. Ciò non toglie che esempi virtuosi da seguire già ci siano: già durante il meeting di domani, ad esempio, è prevista la visita studio presso la Ermini Adone Srl a Reggello (Firenze), impresa che è stata supportata dai bandi di finanziamento del Fesr della Regione Toscana per migliorare l’efficienza energetica del loro processo produttivo ed ha quindi già operato misure di risparmio ed efficientamento energetico, buona pratica che i partner analizzeranno a fondo per poter prendere esempio e replicare nel proprio Paese.
Più in generale i partner di Sme Powe si incontreranno domani a Firenze insieme agli stakeholders del progetto e avranno 36 mesi per attivare una cooperazione interregionale, sviluppare piani d’azione e approfondire casi studio; a questa prima fase seguirà una seconda che durerà 12 mesi per il monitoraggio e la disseminazione del progetto.
I saluti di apertura nella giornata inaugurale di questo incontro saranno a cura di Marco Meacci, presidente Arrr, di Roberto Bianco in qualità di project manager dell’Agenzia, e dell’assessore all’Ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni.
L. A.