I bus tornano pieni all’80%, le aziende del tpl in prima linea per l’apertura delle scuole

Cispel: «D’intesa con i Comuni, lo sforzo è quello di scongiurare un utilizzo indiscriminato dell’auto privata, con i conseguenti effetti su congestione, inquinamento e salute umana»

[11 Settembre 2020]

Bus pieni all’80% (anche) in Toscana, in vista dell’appuntamento con la riapertura delle scuole – previsto il 14 settembre – in un contesto sanitario ancora tutt’altro che tranquillizzante a causa dell’aumento dei casi di Covid-19 registrati nelle ultime settimane.

Il presidente Rossi ha infatti firmato i giorni scorsi una nuova ordinanza, che recepisce l’ultimo Dpcm emanato dal Governo in tema di trasporto pubblico locale e regionale. In particolare vengono recepite le disposizioni attuative date dal Governo che, per quanto riguarda il tpl, prevedono in particolare la decisione di fissare il limite di utilizzo all’80% della capienza massima dei mezzi di trasporto.

Grazie al recepimento delle novità introdotte lunedì scorso ed ai 3 milioni di fondi aggiuntivi stanziati a inizio settembre dalla Giunta regionale per integrare la normale programmazione dei servizi attraverso l’utilizzo di bus turistici e Ncc, tutte le corse di mezzi pubblici destinate a garantire i collegamenti con le scuole – come determinato nella ricognizione fatta dalle Province – potranno essere effettuate.

In questo contesto resta ovviamente essenziale il contributo dato dalle aziende di trasporto pubblico per assicurare i servizi di mobilità alla cittadinanza.

«Le aziende toscane di gestione del trasporto pubblico locale sono impegnate in prima linea – sottolinea Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana – per garantire un rientro a scuola, lunedì prossimo, ordinato e in sicurezza. Tutte le aziende hanno potenziato il numero di autobus e linee, negli orari di entrata e uscita, garantendo controlli e tutoring nel rispetto delle linee guida nazionali e regionali. Il trasporto pubblico è fondamentale in questa delicata fase di ripresa delle normali attività, come la riapertura delle scuole».

«Lo sforzo delle aziende, di intesa con i Comuni, è quello di fornire un servizio adeguato, scongiurando un utilizzo indiscriminato dell’auto privata, con i conseguenti effetti su congestione, inquinamento e salute umana», aggiunge Massimiliano Dindalini, coordinatore del settore trasporti per Cispel Toscana. Oggi infatti l’uso dell’auto è ancora prevalente nella mobilità italiana, 81,5% degli spostamenti generali, e il 57% degli spostamenti casa-scuola e viceversa sono ancora effettuati con il mezzo privato.

«Il trasporto locale di sicuro cambierà dopo la pandemia, adeguandosi a nuove domande e nuove sfide, a partire dai servizi smart di infomobilità. Un impegno concreto delle aziende, che si realizza in una fase di estrema incertezza sul versante della gestione a scala regionale del contratto di servizio», concludono De Girolamo e Dindalini.