Poggio ai venti, (ri)parte l’iter per la progettazione della messa in sicurezza

Bezzini: «Non sarà semplice ma siamo determinati a restituire a Piombino un territorio più salubre»

[5 Novembre 2020]

A tre mesi dal passaggio di competenze tra la Regione Toscana e il Comune di Piombino per la messa in sicurezza delle due discariche dismesse di Poggio ai venti, l’iter per la messa in sicurezza dell’area è stato (ri)messo in moto.

Una discarica è esaurita dal 1997, l’altra addirittura dal 1983, e già nel 2002 ci fu una conferenza nella quale si definirono gli indirizzi preliminari per il progetto di bonifica. Da allora però la concreta attuazione di quegli indirizzi si è fermata e adesso riparte.

«L’iter – come spiegano dal Comune – prevede la verifica del funzionamento della rete di monitoraggio dei siti, attualmente in corso, se l’impianto avesse necessità si procederebbe al ripristino e, successivamente, alla progettazione dell’opera di messa in sicurezza e all’affidamento dei lavori».

L’assessore all’Ambiente Carla Bezzini spiega che «dopo anni di continue cessioni della titolarità dell’opera abbiamo voluto che il Comune riprendesse la titolarità a garanzia dell’effettiva realizzazione di un’opera rimasta sospesa per troppi anni. Certamente non sarà semplice ma siamo determinati a restituire a Piombino un territorio più salubre e coerente con le sue potenzialità».

Per il sindaco Francesco Ferrari è già «una giornata storica: finalmente, dopo 37 anni dalla chiusura della più vecchia delle due discariche, stiamo iniziando le opere di messa in sicurezza. È un primo importantissimo passo del nostro progetto di bonifica dei siti inquinati della città».

Il lavoro da fare, naturalmente, resta enorme e non solo per quanto riguarda Poggio ai venti, ovvero un’area da 15 ettari all’interno di un Sito d’interesse nazionale (Sin) da bonificare che conta 928,4 ha a terra e 2015 ha a mare.

Nel frattempo, il gruppo consiliare Pd di Piombino rivendica gli sforzi fatti in passato per arrivare a questo punto: «La bonifica – sottolineano in una nota – è stata inserita dall’allora sindaco Anselmi nell’Accordo di programma del 2013. La titolarità era stata assegnata prima alla Regione, poi da questa all’Autorità portuale di Piombino e infine, su richiesta del sindaco Ferrari, riassegnata dalla Regione al Comune su impulso del consigliere regionale Anselmi. Tanto per dovere di verità, se c’è stato cambio di paradigma sulle bonifiche (la prosopopea della nuova visione è patetica e basata sul nulla o al massimo su una mera continuazione di processi da tempo avviati) non è certo recente poiché tutte le risorse per le bonifiche (5 milioni Poggio ai venti, 13,5 Città futura, 50 milioni messa in sicurezza falda area industriale e portuale) sono incluse negli accordi 2013-2014». Risorse che però, è purtroppo necessario puntualizzare, aspettano ancora di essere spese.