Tra dieci giorni arriverà il momento dell’operatività per il nuovo gestore unico
Rifiuti, ecco da chi è composto il nuovo cda di Retiambiente
L’assemblea dei soci ha insediato i nuovi organi societari e deliberato l’approvazione del patto parasociale
[21 Dicembre 2020]
Tra dieci giorni terminerà un’attesa lunga 13 anni, quando venne firmata la legge regionale 61/2007 che individuava gli attuali tre ambiti territoriali (Ato) per la gestione rifiuti: dal 1 gennaio Retiambiente entrerà in servizio come gestore unico dell’Ato costa, e nella seduta del 18 dicembre ha definito l’assetto con cui inizierà questo nuovo ciclo.
L’assemblea dei soci ha infatti insediato i nuovi organi societari e deliberato l’approvazione del patto parasociale, attraverso il quale i Comuni eserciteranno il controllo analogo della società.
In particolare, il nuovo consiglio di amministrazione – eletto con oltre il 74% dell’intero capitale sociale – è composto da Daniele Fortini Presidente (confermato), Giuseppe Maurizio Gatti Vicepresidente (confermato), Giulia Palagini (avvocato di Pisa), Alessandra Rusciano (commercialista di Livorno) e Andrea Nesi (ingegnere della Versilia) nel ruolo di consiglieri. I soci hanno provveduto anche al rinnovo del collegio sindacale, che risulta adesso formato da Gianluca Risaliti, Sonia Cappetta e da Alberto Lang. L’assemblea dei soci ha indicato, per una nomina che dovrà effettuare il cda, Raffaele Magaldi quale presidente dell’organismo di vigilanza della società.
Al cda e al collegio sindacale uscenti – ovvero da un parte Matteo Trumpy, Fabrizio Miracolo e Clorinda Martinengo, dall’altra Juri Scardigli, Daniela Venturini ed Eleonora Bartolomei – vanno i ringraziamenti di Retiambiente per il lavoro svolto in questi lunghi e densi anni di transizione.
I soci di Retiambiente hanno insediato infine il «Comitato unitario per il controllo analogo sulla società che provvederà a coadiuvare l’assemblea nelle funzioni di indirizzo e controllo della capogruppo, mentre ciascuna società operativa locale (Sol) riceverà indirizzi e controllo analogo da Comitati ristretti, composti dai Comuni che ne ricevono i servizi ambientali. Del Comitato unitario faranno parte, all’esordio del patto parasociale, 25 Comuni, i 6 più popolosi e che maggiormente concorrono alla produzione dei rifiuti ed al fatturato della Società, 8 Comuni intermedi e 11 piccoli Comuni. I Comuni che faranno parte dei Comitati ristretti, uno per ciascuna Sol conferita – dettagliano da Retiambiente – saranno 30 mentre le società non ancora conferite e contrattualizzate con Retiambiente nella fase transitoria, avranno il controllo analogo dell’ente proprietario armonizzato con il Comitato unitario. In tale contesto l’assemblea ha anche approvato il conferimento della Società “Base srl” di Bagni di Lucca ed autorizzato il nuovo cda a procedere nella costituzione della nuova Sol per la prestazione dei servizi ambientali ai 14 Comuni della Lunigiana».
Anche Aamps, la partecipata del Comune di Livorno dedita ai servizi di igiene urbana, è tra le società per cui è previsto – ma non ancora avvenuto – il conferimento in Retiambiente. Nel frattempo resta l’obbligo di coordinarsi col gestore unico. «L’assemblea – commenta nel merito l’assessore labronico Gianfranco Simoncini – è stata un passaggio importante verso la partenza, dal 1 gennaio, della nuova modalità di gestione dei rifiuti in tutto il nostro ambito territoriale che coinvolge ben 100 comuni. Noi stiamo lavorando per portare rapidamente anche Aamps in questa nuova forma di gestione dei servizi. È importante che il ruolo dell’area livornese, da Bibbona a Livorno, sia stato riconosciuto nella formazione degli organi statutari. Sia la commercialista livornese Alessandra Rusciano nel Cda, che il professor Gianluca Risaliti nominato presidente del collegio dei sindaci revisori, sono professionisti di grande qualità che potranno dare un significativo contributo al funzionamento di Retiambiente. Ai nuovi organi di Retiambiente auguri di buon lavoro».