Riceviamo e pubblichiamo

Rimateria, i sindacati: se fallisse «tre enormi rischi piomberebbero sul territorio»

Proclamato lo stato d’agitazione dei lavoratori: «Questo è il momento della massima preoccupazione»

[8 Febbraio 2021]

Leggiamo con enorme preoccupazione le parole del sindaco Ferrari e non ne capiamo, assolutamente, i toni trionfalistici. La posizione di Regione Toscana sulla richiesta di Aia di Rimateria sarà comunicata formalmente all’azienda nei prossimi giorni, ma considerando quanto anticipato dal sindaco di Piombino al momento non verrebbe concessa l’autorizzazione alla riprofilatura della ex discarica Lucchini, una notizia terribile per tutto il territorio non solo per i lavoratori.

Non c’è nulla da festeggiare, anzi, questo è il momento della massima preoccupazione, perché Rimateria è a serio pericolo fallimento, entro i primi giorni di marzo andrà depositato il piano di concordato al Giudice fallimentare di Livorno, alla cui base c’era la coltivazione della ex Lucchini e se fosse negata 3 enormi rischi piomberebbero il territorio:

1) Rimateria diventerebbe l’ennesimo “ecomostro” con emissioni e percolato non controllate, e da possibile volano per le bonifiche questo sito diventerebbe l’ulteriore bonifica da fare, da mettere in coda al lungo elenco di quelle che aspettano da decenni l’inizio di lavori promessi da tutti e mai mantenuti;

2) difficoltà di bilancio per le Amministrazioni comunali socie di Asiu, comprese le pendenze giudiziarie, con potenziali rischi per i servizi pubblici di tutti i cittadini;

3) la perdita di decine di posti di lavoro per le quali non staremo a guardare, e chi è protagonista di questo disastro dovrà trovare le soluzioni e la garanzia della continuità occupazionale.

Per queste ragioni proclamiamo lo stato di agitazione dei lavoratori.

 

di Fp-Cgil Livorno, Fit-Cisl Livorno, Uiltrasporti Toscana, Fiadel