A causa del surriscaldamento dell’Artico atteso un brusco ritorno dell’inverno

In Toscana sta per arrivare un’ondata di freddo «decisamente anomala» con rischio gelate

Giovedì è prevista una forte inversione termica con temperature diffusamente sottozero in pianura

[6 Aprile 2021]

Secondo i dati rilevati dal Lamma, l’inverno toscano si è chiuso con una media di ben 1,1°C in più rispetto a quella registrata nel periodo 1981-2010, e se l’arrivo della primavera ci ha già abituati al tepore della nuova stagione, un deciso cambio della circolazione in Europa e sull’Italia sta riportando un’ondata di freddo alle nostre latitudini.

Dopo settimane in cui l’anticiclone subtropicale è stato il grande protagonista sul continente, favorendo un prolungato periodo di tempo stabile ed eccezionalmente mite anche in Toscana, come informano sempre dal Lamma potrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni un calo termico di 7-10 °C sia nei valori massimi  sia in quelli minimi.

«Ingressi d’aria fredda tardivi sono tipici della stagione primaverile – ricordano dal Consorzio nato da Regione Toscana e Cnr – in quanto fase di transizione tra il semestre freddo e quello caldo. Tra aprile e maggio gli scambi meridiani (nord-sud) sono prevalenti e quindi ai primi flussi di calore possono corrispondere brevi ondate di freddo. Il driver principale è, come sempre, il vortice polare, che nel mese di aprile, a causa dell’aumento dell’azione solare, viene indebolito dal fenomeno noto col nome di “Final Warming”. Un riscaldamento della stratosfera polare (irreversibile) che porta alla formazione di un anticiclone sul Polo Nord stratosferico. Va detto, però, che l’ondata di freddo ad oggi prospettata dai modelli è decisamente anomala e con tempi di ritorno che possiamo stimare in 20 anni (l’ultima di questa intensità risale al 2003)».

Del resto numerose ricerche ormai (come anche la cronaca di inizio marzo) spiegano chiaramente come ondate di freddo estremo in Europa possano ricollegarsi a un aumento medio delle temperature a livello globale, particolarmente accentuato nell’Artico: un vortice polare indebolito a causa della crisi climatica porta infatti alla possibilità che l’aria fredda artica raggiunga latitudini inferiori con un clima solitamente più caldo, come il nostro.

Per questi giorni, in Toscana il rischio maggiore è quello delle gelate, con le conseguenti ricadute in ambito agricolo: «L’elemento che desta la maggior attenzione è il rischio di gelate, che potrebbero interessare – precisano dal Lamma – anche le zone pianeggianti nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì. Gelate che arriverebbero ad uno stadio vegetativo molto avanzato per molte colture per via del caldo anomalo osservato a febbraio e a fine marzo».

Nel frattempo, il Centro funzionale della Protezione civile regionale ha emesso un bollettino di allerta meteo gialla per vento e neve, valido fino alle 18 di oggi per la neve e fino alle 20 per il vento, che interessa tutta la regione per quanto riguarda il vento, mentre per la neve interessa le zone settentrionali e centrali: la tendenza è al peggioramento e giovedì è prevista una forte inversione termica con temperature diffusamente sottozero in pianura. Le temperature cominceranno a risalire a partire da venerdì.