Rifiuti liquidi in Toscana, Monni: «Nessuna criticità nella gestione e nello smaltimento»
«E’ giusto dire con chiarezza che non ci sono criticità di sistema»
[10 Giugno 2021]
Nelle scorse sedute il Consiglio Regionale, con l’abrogazione dell’emendamento 13bis, ha modificato anche parti della legge 20 sulle quali il Governo ha ricorso in Corte Costituzionale .
L’assessora regionale all’ambiente, Monia Monni, spiega che «La norma regionale recentemente approvata non ha solamente ripristinato la situazione precedente al giugno 2020, ma investito l’intera questione di legittimità costituzionale che fu sollevata dal Governo sulla normativa regionale, eliminando così alcune previsioni che erano state introdotte nel 2011. Questione su cui a inizio luglio si sarebbe espressa la Corte Costituzionale. Questo è necessario dirlo per evitare di generare una eventuale confusione. Prima dell’entrata in vigore della nuova norma gli uffici regionali hanno comunicato a GIDA la necessità di espletare quindi il necessario iter autorizzativo per lo svolgimento di alcuni tipi di attività. In questo è stato assicurato, come sempre viene fatto, il massimo supporto tecnico possibile da parte dei nostri uffici. Ben comprendo la preoccupazione che si è venuta a creare tra gli operatori del settore e voglio quindi ringraziare il sindaco di Prato Matteo Biffoni per il costante supporto che mi ha assicurato in questi giorni, ma è giusto dire con chiarezza che non ci sono criticità di sistema. Per questo motivo ho invitato il consorzio degli spurghisti, che sottoscrisse a metà maggio un accordo con Gida, ad un incontro in Regione Toscana, insieme al sindaco Biffoni, in cui ci confronteremo sul percorso che abbiamo davanti per le prossime settimane. In particolare, in raccordo con AIT, ho già effettuato una ricognizione sugli impianti del servizio idrico integrato e comunicato al consorzio che la capacità residua, eventualmente insieme agli altri impianti di mercato presenti sul territorio, è in grado di assorbire la loro attività senza generare alcun tipo di impasse».
Rispetto a quello che è apparso sulla stampa, la Monni precisa: «Non è in programma alcun incontro tra me e i vertici di GIDA, perché è invece correttamente in corso un confronto tecnico tra la società e gli uffici regionali per l’espletamento dell’iter autorizzativo».