Avviate verifiche anche sui campioni di terreni

Inchiesta keu, i pozzi campionati da Arpat salgono a 33: nessuna contaminazione

«Nelle acque campionate nei pozzi privati non si riscontrano attualmente effetti derivanti dall'utilizzo di aggregati riciclati contenenti keu nei cantieri del lotto V della SR 429»

[14 Giugno 2021]

Dopo l’indiscrezione riportata nei giorni scorsi dal Tg regionale e poi ampiamente rilanciata dai media locali, secondo la quale sulla strada regionale 429 tra Brusciana e Molin Nuovo – nell’empolese – sarebbero state rilevate concentrazioni di sostanze inquinanti da 50 a 100 volte oltre i limiti di legge, è direttamente l’Arpat ad aggiornare sui presunti inquinamenti da keu legati all’omonima inchiesta.

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana sta infatti collaborando alle indagini dell’Autorità giudiziaria e, parallelamente, portando avanti i propri accertamenti volti alla tutela delle diverse matrici ambientali.

Stanno proseguendo ad esempio i campionamenti da pozzi privati ubicati lungo la strada regionale 429, vicino al lotto V individuato dalla Procura della Repubblica come sito di potenziale conferimento di materiali provenienti dagli impianti di produzione di aggregati riciclati contenenti keu. Ad oggi i pozzi controllati dall’Agenzia sono 33, e si conferma l’assenza di criticità  (e lo stesso vale per i controlli effettuati nel I trimestre di quest’anno al depuratore Acquarno).

«Dai risultati analitici è emerso che le concentrazioni nelle acque sotterranee dei metalli considerati indicatori del potenziale impatto dovuto alla presenza di materiale riciclato contenente Keu (principalmente Cromo e Antimonio) presentano sempre valori inferiori alle soglie di contaminazione stabilite dalla norma per le acque sotterranee (Tab. 2, All. 5 Parte IV Dlgs 152/06). Pertanto nelle acque campionate nei pozzi privati non si riscontrano attualmente effetti derivanti dall’utilizzo di aggregati riciclati contenenti keu nei cantieri del lotto V della SR 429», spiegano da Arpat.

Per quanto riguarda invece i terreni, a maggio Arpat ha prelevato campioni di terreni da inviare ai propri laboratori per le opportune analisi, ovvero test di cessione e verifica del rispetto delle concentrazioni di soglia di contaminazione. I campioni prelevati – dettagliano dall’Agenzia – sono stati circoscritti alla zona compresa tra la rotatoria di Brusciana e l’opera di scavalco della ferrovia Empoli-Siena, rampa nord in direzione Empoli; le indagini hanno riguardato in particolare il materiale che costituisce il rilevato di sostegno della sede stradale, ma di tali campioni non sono ancora disponibili gli esiti analitici.

Arpat si è inoltre resa disponibile ad elaborare una proposta per una seconda fase di approfondimento d’indagine, che preveda uno studio ragionato delle caratteristiche geologiche e idrogeologiche dell’area e che, unitamente agli esiti dei campionamenti effettuati nei suoli adiacenti il lotto V della SR 429, permetterà di individuare in maniera più precisa e mirata la zona da indagare e monitorare così da verificare l’eventuale contaminazione delle matrici ambientali da parte degli aggregati riciclati contenenti keu.