Trasporto pubblico locale, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso Mobit
Lombardi (Autolinee toscane): «Resta qualche rammarico per il fatto di avere perso 5 anni dalla prima aggiudicazione della gara»
[22 Giugno 2021]
Dopo 5 anni e 6 sentenze, quella appena arrivata dal Consiglio di Stato sulla gara unica regionale per l’affidamento del trasporto pubblico locale in Toscana, ha respinto il ricorso di Mobit e giudicato valido il Piano economico-finanziario (Pef) di Autolinee toscane.
«Siamo pienamente soddisfatti di quest’esito, ancora una volta un giudice amministrativo conferma che la gara è regolare – dichiara il presidente di Autolinee toscane, Bruno Lombardi – Resta qualche rammarico per il fatto di avere perso 5 anni dalla prima aggiudicazione della gara (marzo 2016). Se il contenzioso si fosse concluso con la prima sentenza (ottobre 2016) oggi avremmo un servizio già ristrutturato e più funzionale, un sistema di bigliettazione unico, facile e accessibile, un’attività di manutenzione efficace, una sola azienda al posto di 22. Avremmo già 1.350 nuovi bus in circolazione e la Regione avrebbe risparmiato qualcosa come 40 milioni di euro».
Adesso sembra dunque arrivato il momento per guardare avanti: «Indipendentemente da tutto – aggiunge l’assessore fiorentino alla Mobilità e trasporto pubblico Stefano Giorgetti è bene che oggi si sia finalmente chiusa la vicenda dei ricorsi amministrativi sulla gara regionale per l’affidamento della gestione del trasporto pubblico locale su gomma. Questo ci permetterà di riorganizzare il servizio e nuovi investimenti».
Anche se l’arrivo della sentenza, naturalmente, non significa anche che tutti i passaggi conseguenti possano già dirsi conclusi: «Constatiamo – conclude infatti Lombardi – che, nonostante i ricorsi presentati da Mobit siano stati costantemente bocciati e il contratto di concessione sia stato firmato da ben 10 mesi, il servizio è tuttora gestito da chi ha perso la gara e da chi ha perso tutti i ricorsi. Ci attendiamo che l’ostruzionismo sin qui messo in campo termini finalmente e si vada verso un ordinato passaggio di consegne».