Toscana: altri 25 milioni per le foreste nell’annualità 2021-22

Saccardi: le foreste subiscono il progressivo abbandono soprattutto nelle aree rurali e montane

[17 Settembre 2021]

Intervenendo al convegno “La salvaguardia delle foreste di fronte ai cambiamenti climatici” organizzato da Confagricoltura Toscana, la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ha annunciato che  ci sarà «Ancora più cura e attenzione al nostro patrimonio forestale. Significa più prevenzione del rischio idrogeologico e del rischio incendi, più manutenzione e valorizzazione. Nel 2021-22 la Regione per le foreste aggiungerà 25 milioni di euro ai 134 milioni già stanziati per il periodo 2014-2020».

Secondo la Saccardi, «Lo stato attuale delle foreste, non solo in Toscana, subisce il progressivo abbandono soprattutto nelle aree rurali e montane innescando problematiche gravi in termini di rischio idrogeologico e per gli incendi boschivi. E’ indispensabile dunque intervenire per mitigare il quadro complessivo dei rischi anche con azioni in cui l’ente pubblico si vada a sostituire al proprietario, spesso difficilmente individuabile. Abbiamo pertanto stabilito di incrementare la dotazione finanziaria. E’ stata una decisione frutto anche del metodo concertativo che abbiamo adottato nei rapporti fra istituzioni e associazioni di rappresentanza delle imprese per capire i veri problemi e rispondere con politiche attive di sviluppo».

A novembre sarà pubblicato il nuovo bando della sottomisura 8.3  dedicata alla prevenzione dei rischi idrogeologico e di incendio boschivo che avrà una dotazione di 11,5 milioni di euro.

A marzo del 2022 sarà aperto il bando della sottomisura 8.6 che riguarda l’acquisto di attrezzature in campo forestale e avrà una dotazione di 5 milioni di euro. Nel frattempo è stato approvato lo scorrimento delle graduatorie  per circa 8,2 milioni di euro anche per  sottomisure 8.3 cioè la prevenzione rischio idrogeologico e la 8.5 cioè la valorizzazione del bosco con sentieri, rifugi, attività di ricavo non legnoso.

La Saccardi ha concluso: «La Toscana, tra le regioni più boscate d’Italia con i suoi 110 mila ettari di foreste che valgono un quinto del demanio nazionale, ha dei doveri di fronte a questo immenso patrimonio: da un lato mettere in atto azioni di conservazione, di ripristino e di gestione sostenibile delle foreste, a beneficio dell’ambiente e dell’economia. Secondo il World Economic Forum, la buona gestione delle foreste infatti potrebbe generare 190 miliardi di euro in opportunità commerciali e 16 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2030. Dall’altro lato dobbiamo garantire la formazione e la specializzazione degli operatori perché effettuino le operazioni in maniera corretta, ma soprattutto in sicurezza. E’ quindi una priorità tutelare i proprietari e le imprese del settore che con tanta fatica e sacrificio lavorano tutti i giorni a sviluppare questa millenaria attività forestale che ha generato e prodotto l’attuale bellezza delle nostre foreste e del nostro splendido paesaggio, valore aggiunto dell’ambiente toscano».