Dissalatore dell’Isola d’Elba: per il ministero della Transizione ecologica è tutto a posto

Respinte tutte le obiezioni di tipo ambientale avanzate in un’interrogazione di Fragolent e Ferri (Italia Viva)

[14 Ottobre 2021]

Il ministero della transizione ecologica ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli Silvia Fragolent e Cosimo Ferri (ex Pd ora di Italia Viva)  sulla realizzazione dissalatore dell’Isola d’Elba e conferma l’appoggio al progetto. Una brutta tegola anche per il Comune di Capoliveri che ha presentato ricorso al Consiglio dei ministri contro il dissalatore e che ora si trova già con un parere del ministero che porterà sul tavolo di Draghi la questione dissalatore.

Ecco cosa scrive il ministero nella risposta ai due deputati renziani:

Con riferimento alle questioni poste relative all’impianto di potabilizzazione mediante dissalazione di acqua mare ubicato in Loc. Piano di Mola a Capoliveri (con portata di 80 litri al secondo), la Regione Toscana riferisce che la costruzione di un dissalatore nel Comune di Capoliveri si è resa indispensabile a causa della vetustà delle infrastrutture esistenti e che l’opera risulta inserita sia negli strumenti di programmazione Regionale (PAER) che in quelli di settore, quali il Piano di Gestione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e Piano d’Ambito dell’AIT approvato nel 2016 con procedura di VAS.

Con specifico riferimento all’inquinamento acustico, la Regione Toscana ha riferito che la medesima questione è stata adeguatamente considerata nel procedimento di esclusione dalla procedura di VIA del progetto di variante.

Sempre nel merito della realizzazione dell’impianto, l’Autorità Idrica Toscana (AIT) ha precisato che sia il progetto già approvato nel 2017, sia la variante approvata nel 2021 sono state sottoposte a verifica di assoggettabilità a VIA da parte della Regione Toscana e che la pronuncia di non assoggettabilità dei procedimenti a VIA presuppone un’istruttoria molto articolata la quale garantisce che l’impatto ambientale sia stato valutato come non particolarmente significativo.

L’AIT ha precisato, inoltre, che i reagenti chimici utilizzati sono stati considerati nel procedimento di cui al Decreto del 2017 di non assoggettabilità a VIA.

Tutte le sostanze chimiche sono state valutate sulla base delle quantità e concentrazioni previste in sede di utilizzo. Queste ultime sono in parte normali agenti potabilizzanti presenti nelle acque potabili compatibili con il D.Lgs. 31/2001 e compatibili per l’uso potabile (ai sensi del D.M. febbraio 2012 n. 25), in parte sostanze idonee al lavaggio delle membrane e relative sostanze neutralizzanti.

La Regione ha inoltre sottolineato che tali sostanze idonee al lavaggio periodico, slegate dal normale processo di dissalazione e potabilizzazione, saranno gestite separatamente dalla restituzione a mare del concentrato salino e, se necessario, smaltite come rifiuto liquido, vista la minima entità in termini volumetrici.

L’AIT ha precisato che gli aspetti relativi al rumore sono stati analizzati con uno specifico approfondimento nella fase di assoggettabilità a VIA della variante del 2021 ed è previsto un periodico monitoraggio dei livelli di immissione acustica al primo ricettore utile. Nel caso dovessero emergere delle evidenze problematiche, i macchinari potranno essere ulteriormente insonorizzati. Il progetto è, comunque, conforme ai limiti di emissione acustica di cui al piano comunale vigente.

Per quel che concerne la camera di INTAKE, l’AIT fa presente ancora che nel procedimento 2017 la stessa risultava già ubicata nella medesima posizione nel Lido di Capoliveri. Il procedimento 2021 prevede una variazione di profondità in riduzione della camera che passa da 9 metri (con pompe a 7,5 metri) a 6,5 metri (con pompe a 3,7 metri), con riferimento al piano campagna.

Il sito interessato dalla costruzione dell’opera si trova ad oltre 1 Km di distanza dall’area protetta SIC/SIR della Zona Umida di Mola; inoltre, nell’area del Golfo Stella dell’isola non risultano presenti siti della Rete Natura 2000 con estensione a mare potenzialmente interessati da eventuali effetti negativi generati dal rilascio della salamoia. Inoltre, con particolare riferimento alle aree marine protette, il Golfo Stella è interessato dalla sola presenza del Santuario dei Cetacei.

Per quanto riguarda i possibili impatti generati dagli scarichi dell’impianto sul sito Natura 2000 – ZPS “Elba orientale” si rappresenta che la citata ZPS, individuata ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”, ha esclusiva estensione a terra, senza interessamento di ambienti marini e non presenta tra gli obiettivi di conservazione habitat marino-costieri o specie potenzialmente sensibili agli effetti del citato impianto.

In ultimo, si sottolinea che, sebbene gli allegati alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 non prevedano l’assoggettamento a VIA o a screening di VIA degli impianti di dissalazione, la Regione Toscana ha espletato una procedura di verifica di assoggettabilità a VIA dell’opera al fine di escludere potenziali impatti ambientali.

L’esclusione della VIA è consequenziale al procedimento di verifica di assoggettabilità, concluso con Decreto Direzione Ambiente del 19 gennaio 2021. In tale procedimento sono stati considerati ed esclusi anche gli effetti sulla ZPS “Elba orientale”.