Rimateria, i sindacati smentiscono il sindaco di Piombino sulla ricollocazione dei lavoratori

«A tutte le istituzioni chiediamo di fare qualcosa per la tutela dell'ambiente. In questa preoccupante incertezza, anche i posti di lavoro sono finiti nel dimenticatoio»

[15 Novembre 2021]

A valle dell’incontro con il sindaco di Piombino, che in una nota stampa ha annunciato come per 8 ex dipendenti Rimateria sia «in corso l’assunzione tra le fila di Sei Toscana», le segreterie di Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel intervengono per mettere i puntini sulle i.

«Purtroppo dobbiamo chiarire che la notizia è falsa. Al momento ci sono soltanto l’impegno sindacale e la preziosa disponibilità di Sei Toscana nella volontà di trovare soluzioni per alcuni dei 41 lavoratori, ma questo difficile percorso, che potrebbe dare risposte nel breve periodo, non ha ancora trovato un punto di arrivo, e qualsiasi anticipazione, come quella pubblicata sulla stampa, certamente non aiuta il confronto tra sindacato e azienda, e ovviamente nemmeno i lavoratori. Capiamo che la politica ha bisogno di comunicare, ma auspichiamo che il faro dell’azione di governo del territorio sia il “fare” piuttosto che l’apparire».

Di fatto a seguito del fallimento di Rimateria, la partecipata pubblica che la Commissione europea identificò come eccellenza locale in fatto di economia circolare prima che finesse nel fuoco incrociato della politica che l’ha portata al disastro, i lavoratori continuano a vivere nella più profonda incertezza. Con il sindaco di Piombino Francesco Ferrari che, peraltro, a suo tempo rivendicò il preludio del fallimento – ovvero la richiesta di concordato preventivo – come risultato della propria amministrazione.

«Quali soluzioni sono state trovate? Ad oggi nessuna – evidenziano le segreterie sindacali – Al sindaco di Piombino, che ospita l’impianto, e a tutte le istituzioni chiediamo di fare qualcosa per la tutela dell’ambiente, perché dopo il fallimento di Rimateria le condizioni dell’impianto non sono certo migliorate, e se trascorreranno altre settimane senza una soluzione i rischi ambientali potranno solo aumentare, anche considerando che le risorse economiche a disposizione della curatela non sono illimitate, ed è importante che si dia una prospettiva industriale al sito prima che queste si esauriscano.

In questa preoccupante incertezza, anche i posti di lavoro sono finiti nel dimenticatoio, abbiamo bisogno di quelle soluzioni concrete, che moltissime volte sono state promesse ma ad oggi mai mantenute».