In Toscana circa 200 interventi all’anno da parte di Arpat per situazioni di emergenza ambientale
Il punto di riferimento per attivare l’Agenzia da parte degli enti competenti di tutta la Toscana è la Sala operativa della Protezione civile della Città metropolitana di Firenze
[18 Novembre 2021]
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, che comprende Ispra (Istituto Superiore per la protezione e ricerca ambientale), le 19 agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e le due agenzie delle province autonome di Trento e Bolzano, interviene – a supporto degli enti di primo soccorso – per situazioni di “emergenza ambientale”, cioè potenzialmente pericolose per l’ambiente (acqua, aria e suolo), che richiedono interventi non procrastinabili.
In Toscana ARPAT per la gestione delle emergenze ambientali si avvale della collaborazione della sala operativa della Protezione Civile (SOP) dal 2006, quando l’Agenzia e la Protezione Civile della Provincia di Firenze, oggi Città Metropolitana di Firenze, hanno firmato il loro primo accordo di collaborazione. In un primo momento, l’accordo riguardava soli i comuni della provincia fiorentina, dal 2014 il servizio è stato esteso a tutto il territorio regionale.
Il numero della SOP è quindi numero unico H24 di attivazione di ARPAT per tutti gli Enti competenti e le Polizie del territorio della Regione Toscana in caso di eventi che impattano o possono impattare sull’ambiente.
ARPAT non è ente di primo soccorso ma interviene con il proprio supporto tecnico a favore degli Enti di primo soccorso / intervento quali i Vigili del fuoco, il 112, le strutture della Protezione Civile, ecc. per le attività di intervento che rientrano nella propria sfera di competenza.
L’Agenzia infatti è infatti un organismo che, grazie alla conoscenza del territorio, della normativa ambientale e alle competenze tecnico-scientifiche del proprio personale in situazioni di emergenza ambientale può:
- fornire consulenza tecnica e scientifica per tutti gli aspetti connessi con le attività produttive, le sostanze pericolose, i possibili effetti sull’ambiente, i livelli di contaminazione ecc. oltre che consulenza tecnica e normativa per la gestione dell’evento e la sua risoluzione;
- effettuare specifiche operazioni di controllo quando utili alla caratterizzazione specifica dell’evento (campionamenti, misure ecc.);
- operare indagini finalizzate all’individuazione delle cause primarie dell’evento, per la successiva eliminazione, all’identificazione di eventuali responsabilità.
ARPAT ogni anno diffonde i dati sugli interventi effettuati, vediamo qui il quadro riassuntivo disponibile. Dal 2015 al 2020 il numero di interventi è stato intorno ai duecento all’anno, compreso l’anno scorso caratterizzato dalla pandemia.
Il maggior numero di interventi nel 2020 è avvenuto su richiesta della polizia municipale (31%), seguita dai vigili del fuoco (17%). Significativo anche il numero di casi (13%) nei quali l’attivazione è stata effettuata attraverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di ARPAT, che risponde ad un numero verde disponibile per 36 ore settimanali. In questo caso gli operatori URP hanno recepito richieste provenienti da parte di cittadini.
Riguardo ai territori nei quali i maggior numero di intervenuti degli operatori di Arpa Toscana nel 2020 è avvenuto nelle province di Firenze e Pistoia, seguita da Livorno. La motivazione da cui scaturisce l’attivazione in emergenza del personale ARPAT in genere riguarda:
- incendio (incendio di attività produttiva, incendio di impianto di gestione o trattamento rifiuti, incendio rifiuti abbandonati, incendio altro)
- incidenti/guasti all’attività produttiva
- incidente nel caso di mezzi di trasporto
- problemi legati all’attività agricola
- versamenti (versamento in fognatura e versamento non riconducibile ad altre voci)
- ritrovamento rifiuti.
Le emergenze principali in cui gli operatori ARPAT sono intervenuti nel 2020, riguardano essenzialmente l’impatto sui corpi idrici superficiali – così come visto anche per quanto riguarda i dati nazionali – sia dovuti a incidenti/guasti nelle attività produttive, sia ad eventi quali morie di pesci, presenza di schiume e più in generale evidenti alterazioni dei corsi d’acqua.
Per quanto riguarda la casistica degli incendi, dal 2016 Arpa Toscana (ed in particolare la redazione del suo notiziario ARPATnews) una mappa interattiva dove vengono inseriti gli incendi – anche se non hanno comportato l’intervento dell’Agenzia – che hanno riguardato attività produttive e/o impianti di trattamento dei rifiuti o comunque rifiuti in generale, rimandando a notizie pubblicate da ARPAT o ad articoli di altre testate giornalistiche.
di Marco Talluri, https://ambientenonsolo.com