Geotermia, la Regione Toscana avvia un tavolo di confronto con le parti sociali
Marras: «Un grande vantaggio competitivo rispetto al costo dell’energia che cresce e rischia di mettere in ginocchio numerosi settori della nostra economia»
[3 Dicembre 2021]
Dopo il tavolo di confronto già avviato da tempo con il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) e i Comuni della Toscana dal cuore caldo, la Regione ha annunciato ieri un nuovo strumento di confronto – dedicato stavolta alle parti sociali – sulla fonte rinnovabile che più di ogni altra caratterizza il nostro territorio.
Dal calore della Terra arriva infatti oltre il 70% di tutta l’elettricità prodotta in Toscana da fonti rinnovabili – quanto basta a soddisfare circa il 30% del fabbisogno regionale – oltre a importanti quantitativi di calore, utili a riscaldare oltre 10 mila case, 30 ettari di serre e aziende della filiera agroalimentare, floricola e dell’artigianato. Un aspetto di questa poliedrica fonte rinnovabile cui la Regione guarda adesso con particolare attenzione.
«Che imprese e lavoratori possano essere coinvolti nel dibattito è importante – spiega l’assessore all’Economia Leonardo Marras – Il nostro obiettivo è che la risorsa geotermica sia utile non solo alla filiera energetica ma che possa diventare un volano di sviluppo locale più diffuso con il recupero dell’energia non utilizzata per altre iniziative economiche, così come stabilisce del resto la nostra legge. Oggi più che mai questo può essere un grande vantaggio competitivo rispetto al costo dell’energia che cresce e rischia di mettere in ginocchio numerosi settori della nostra economia».
A maggior ragione mentre si avvicina la scadenza (al 2024) delle concessioni minerarie alla base della coltivazione geotermica; proprio per meglio gestire questo passaggio, la Regione ha avviato il tavolo di confronto con le parti sociali che affiancherà il lavoro già portato avanti dalla Regione assieme a CoSviG e Comuni geotermici.
«Per la Toscana lo sviluppo della geotermia è strategico ai fini della transizione ecologica e il suo contributo sarà essenziale per raggiungere gli obiettivi di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile – conclude l’assessora all’Ambiente, Monia Monni – Siamo anche molto consapevoli del ruolo che la geotermia ha nello sviluppo locale, di resilienza di un territorio bellissimo che ha bisogno di essere meglio valorizzato per poter essere più attrattivo per chi scegliesse di investirci o viverci. Trovo molto opportuna la costituzione di un tavolo con le parti sociali voluta dell’assessore Marras e darò volentieri il mio contributo per animare questo spazio e favorire un confronto costruttivo».