I ringraziamenti del sindaco di Radicondoli dopo l’evento Ctne-CoSviG-DTE2V

Geotermia, in Toscana i teleriscaldamenti potrebbero crescere anche con l’aiuto del Pnrr

Guarguaglini: «Parteciperemo con altri Comuni geotermici ed Enel ad un bando in uscita»

[22 Marzo 2022]

La quarta tappa del roadshow promosso dal Cluster tecnologico nazionale energia (Ctne) in collaborazione con il comitato degli organismi territoriali, tra i quali CoSviG – DTE2V, è stato un «bel momento di approfondimento sulle opportunità della geotermia e dell’innovazione tecnologica che ci spinge a guardare avanti, ad usare la geotermia in modo sempre più sostenibile ed efficiente».

Il sindaco di Radicondoli, Francesco Guarguaglini, interviene con parole d’apprezzamento per la due giorni che – il 16 e 17 marzo – ha avuto il suo centro nevralgico proprio nel Teatro dei Risorti nel Comune geotermico.

«Deve partire da qui, da noi, dai Comuni geotermici, un impulso ad impiegare la risorsa geotermica in modo sempre più efficiente, tramite la razionalizzazione degli impianti di teleriscaldamento, l’ottimizzazione di tutto il calore geotermico, ad esempio, tramite la creazione di comunità energetiche. Gli spazi economici nella gestione ci sono. Noi qui – aggiunge Guarguaglini – dobbiamo sperimentare una frontiera dell’innovazione nel campo energetico con la finalità di una crescita della sostenibilità e della tutela ambientale, oggi argomento prioritario tanto più di fronte alla crisi energetica, nata prima della scellerata guerra in Ucraina e aggravata dal conflitto. Non a caso parteciperemo con altri Comuni geotermici ed Enel ad un bando Pnrr in uscita per l’ampliamento del teleriscaldamento».

Il teleriscaldamento rappresenta una risorsa preziosa per impiegare in maniera diretta, a beneficio di cittadini e imprese del territorio, il calore geotermico: grazie a questa infrastruttura è possibile infatti ridurre a zero le emissioni di CO2 e quelle di inquinanti legati al consumo di combustibili fossili per la climatizzazione degli edifici, oltre a favorire la diversificazione economica del territorio, da comparti tradizionali come quello serricolo ai settori più innovativi.

«Il valore della risorsa geotermica diventa ancora più grande quando riesce ad essere spazio di sperimentazione per la sostenibilità ambientale, come avviene a Sesta Lab, ad esempio, o quando costruisce percorsi innovativi di sostegno alle comunità locali e ai loro bisogni», conclude Guarguaglini.