Legambiente e Wwf: conserviamo la ricchezza della nostra costa
[12 Novembre 2013]
Il Circolo Legambiente Pisa ed il Comitato Oasi WWF Litorale Pisano hanno presentato al Parco una serie di osservazioni sulla Variante al Piano di Gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano adottata dal Consiglio Direttivo. Si affrontano temi alcune di notevole importanza per il nostro territorio sulla stampa: strade bianche di accesso al mare, golena dell’Arno, canale dei Navicelli, aree industriali e aree protette.
Viabilità del litorale pisano: si chiede di confermare la previsione di non consentire la pavimentazione con bitume delle strade bianche e che su queste venga confermato il divieto del traffico veicolare. Asfaltare la strade ed aprirle al traffico sposterebbe solo le code di auto nel bosco, aumentando i rischi di incendi ed incidenti per chi le percorre, allargarle comporterebbe l’abbattimento di migliaia di alberi. La stessa Regione Toscana, nell’individuare nel 2004 questi boschi come “Sito di Importanza Comunitario” (SIC Selva Pisana), rilevò tra le criticità interne al sito la presenza degli assi viari, mentre individuò la conservazione dei boschi in condizione di elevata naturalità tra gli obbiettivi di conservazione. Questo fa capire come ogni intervento su questi aspetti richieda necessariamente una Valutazione di Incidenza, che non potrebbe che confermare l’inopportunità di simili proposte. Lo conferma del resto proprio lo Studio di Incidenza prodotto dall’Università di Pisa e commissionato dal Comune di Pisa per la Variante Urbanistica relativa all’UTOE n- 40 di Calambrone, del 2007, dove si affermava, per gli interventi urbanistici, la necessità di “impedire una interferenza diretta sulla fascia tampone forestata, già gravemente compromessa in alcune sue parti da incendi ripetuti”.
Sulla golena d’Arno chiedono che le norme per la riqualificazione vengano estese a tutti gli edifici, visto che uno degli scopi della variante è la messa in sicurezza idraulica del territorio interessato.
Rilevano che il porto di Boccadarno, con la realizzazione di 400 nuovi posti barca, può essere lo strumento per alleviare il pesante carico urbanistico dei tremila approdi in golena e chiedono quindi una analoga diminuzione dei posti barca presenti nelle 51 unità di servizio nautico. Inoltre, per favorire l’uso sociale del Parco ed una filiera alimentare corta, chiedono che si conceda solo agli attuali pescatori di mestiere (non più di una dozzina) la possibilità di realizzare nuove strutture a terra e posti barca e che si aumentino i corridoi di pubblico accesso alla sponda tra le concessioni, prevedendo tra i rimessaggi più grandi piazzole di almeno 4 metri di lato. Ribadiscono infine che venga mantenuto il divieto di attività industriali e artigianali al servizio della nautica per il forte carico inquinante che queste comportano.
Nuovi interventi sul Canale dei Navicelli: chiedono la Valutazione di Incidenza obbligatoria per il progetto attuativo dell’ampliamento dell’area industriale ed un monitoraggio preventivo e successivo alla realizzazione di tali previsioni. Chiedono anche che, per raggiungere l’assetto “definitivo, ambientalmente e paesaggisticamente adeguato” previsto dal Piano Territoriale, vi sia il passaggio di proprietà al Parco dell’intera Riserva Naturale di Cornacchiaia-Bosco dell’Ulivo, in modo che il Parco possa così realizzare senza ulteriori vincoli e negoziazioni con altri proprietari, gli obiettivi che il Piano Territoriale gli assegna.
Legambiente Pisa – WWF Litorale Pisano