Tim ripristina l’antico sentiero di Rimercoj nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Il camminamento era stato sventrato dai lavori di posa della fibra ottica. Lavori terminati a un anno e mezzo dalla denuncia di Legambiente

[27 Luglio 2022]

La distruzione dell’antico selciato del sentiero dei Rimercojo per far passare la fibra ottica per la telefonia  era stata denunciata da Legambiente Arcipelago Toscano nel gennaio 2021 e poi, più di un anno dopo, lo scorso marzo, il Cigno Verde aveva evidenziato il ritardo dei lavori di ripristino che il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano aveva attribuito tutti a TIM e al lungo iter burocratico.

Ora, a un anno e mezzo dalla prima denuncia di Legambiente che aveva sollevato un vespaio di polemiche e accuse contro TIM, la compagnia telefonica annuncia che «Nei giorni scorsi TIM ha completato l’opera di restauro e risanamento conservativo dell’antica via di Rimercoio. Il recupero dello storico percorso settecentesco consentirà a cittadini e turisti di continuare a godere di uno dei più suggestivi tracciati della rete sentieristica elbana all’interno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano».

Solvolando su polemiche e ritardi, TIM sottolinea che «I lavori di restauro e risanamento, seguiti agli interventi infrastrutturali di TIM per la posa della fibra ottica, sono stati eseguiti nel rispetto delle antiche tecniche costruttive e dei materiali originali. In totale sono stati interessati dalle opere circa 180 metri lineari dell’antico basolato granitico di cui si compone il sentiero. Nel corso delle attività di restauro, effettuate dall’Impresa Cellini e dirette dall’Architetto Alessandro Pastorelli, particolare attenzione è stata posta allo studio del sottofondo originario, al fine di restituire al sentiero un’efficace resistenza meccanica e permettere una maggiore permeabilità delle acque meteoriche. Si è quindi proceduto al recupero e alla catalogazione dei blocchi di granodiorite e alla posa dei tagliacque, fondamentali per ripristinare il naturale e storico ruscellamento delle acque superficiali, in modo da garantirne il corretto percorso fino a valle, scongiurando cedimenti del terreno. Infine, la posa dei lastroni superficiali è stata effettuata nel maggior rispetto possibile delle antiche collocazioni e delle tecniche costruttive del sentiero, al fine di restituirlo ai visitatori nella sua forma e solidità originarie».