Iren, a Terranuova Bracciolini un impianto per estrarre metalli preziosi dai Raee

«Significativa riduzione di CO2 rispetto all’attività estrattiva tradizionale di miniera. La collocazione geografica dell’impianto faciliterà inoltre possibili sinergie industriali con l’importante distretto orafo aretino»

[4 Agosto 2022]

L’Italia deve migliorare ancora molto nella valorizzazione dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), ma la Toscana è tra le Regioni che più stanno accelerando nel tasso di raccolta e presto potrà rappresentare un esempio anche sul fronte del riciclo.

Il gruppo Iren ha infatti confermato che realizzerà a Terranuova Bracciolini (AR) il «primo impianto in Italia per l’estrazione di metalli preziosi dai Raee», costruendo un impianto – operativo dal secondo trimestre 2023 – per  «l’estrazione, la selezione e il recupero dei metalli preziosi presenti all’interno di schede elettroniche Raee, tra i quali oro, argento, palladio e rame».

L’avvio del progetto fa seguito alla chiusura di un accordo siglato da Iren con Osai – società attiva nella progettazione e produzione di macchine e linee complete per l’automazione e il testing su semiconduttori – e Btt Italia, ma i contorni dell’iniziativa sono già noti da maggio.

L’impianto proposto per Terranuova rientra infatti tra i 41 che hanno risposto all’avviso pubblico bandito dalla Regione Toscana in vista del Piano regionale sull’economia circolare, ed è stato avanzato dalla società Tb (controllata da Iren) puntando a gestire 235 t/a di schede elettroniche Raee. Una proposta impiantistica che si colloca all’interno di una progettualità più ampia dedicata all’economia circolare, quella di Valdarno ambiente, che prevede investimenti complessivi per 16 milioni di euro.

Per quanto riguarda in particolare la valorizzazione dei Raee, Iren ha anticipato ieri che «l’impianto prevederà due fasi di lavoro: la prima dedicata al disassemblaggio delle schede, la seconda alla separazione e affinazione dei metalli preziosi tramite un processo idrometallurgico. Entrambe le fasi si caratterizzano per alti livelli di efficienza e bassi impatti ambientali: la tecnologia applicata è sviluppata da Osai all’interno del progetto di urban mining “Re4M” e consente infatti, in combinazione con le tecnologie del proprio partner Btt Italia, una significativa riduzione nella produzione di CO2 rispetto all’attività estrattiva tradizionale di miniera. La collocazione geografica dell’impianto faciliterà inoltre possibili sinergie industriali con l’importante distretto orafo aretino».