Il teleriscaldamento geotermico arriva al convento San Bartolomeo di Piancastagnaio

Benefici ambientali e risparmi economici. Connessi alla rete anche Coop e caserma dei Vigili del fuoco

[5 Ottobre 2022]

Proseguono le connessioni all’impianto di teleriscaldamento geotermico di Piancastagnaio, inaugurato a febbraio per ampia parte dell’area residenziale del territorio comunale dopo che negli anni precedenti erano già state attivate le zone artigianali di “La Rota” e “Casa del Corto”, oltre al termodotto già esistente e ottimizzato nel tempo dedicato a Floramiata: in questi giorni, infatti, il riscaldamento geotermico ha iniziato servire il Convento San Bartolomeo, antica dimora di grande pregio architettonico e storico, oggi resort sulle pendici del monte Amiata. In questa seconda parte di attività, oltre al Convento di San Bartolomeo e a molti altri residenti, sono già stati connessi alla rete anche la Coop di Piancastagnaio e la Caserma dei Vigili del Fuoco.

Per Enel Green Power si tratta di «Un passo importante, che unisce tradizione e innovazione, bellezza e sostenibilità, nobile antichità ed energie rinnovabili e che acquista ancora più valore in questo frangente di crisi energetica con i costi elevati del gas: oltre agli importanti benefici ambientali, infatti, la risorsa rinnovabile geotermica per gli usi termici e di acqua calda sanitaria consente di ottenere un significativo risparmio economico. Un elemento che, unito ai temi di sostenibilità, innovazione e benessere dei cittadini, costituisce un modello di economia circolare a cui ispirarsi».

Carlo Ricci Barbini, proprietario della struttura, ricorda che «“Il relais Convento San Bartolomeo è una dimora Storica del tredicesimo secolo situata a Piancastagnaio e sulle pendici del monte Amiata, il più grande duomo lavico della Toscana. Nel 2008 la nostra famiglia ha scelto di riportarlo al suo originario splendore, trasformandolo in un Resort ideale sia per trascorrere momenti di autentico relax e benessere, sia per organizzare matrimoni, convegni, meeting di lavoro ed eventi. Stanze finemente arredate, tra cui le antiche celle dei Frati, permettono ai nostri Ospiti di allontanare lo stress e riscoprire le cadenze, vere e autentiche, di un tempo che fu. L’antica grotta scavata nella roccia vulcanica con la temperatura di 9° costante tutto l’anno e la piccola spa interna contribuiscono rendere speciale ogni permanenza. Il Convento accoglie così gli ospiti desiderosi di immergersi nella natura del Monte Amiata, a pochi passi dalla Val D’Orcia e dalle Terme di Bagni San Filippo e Bagno Vignoni, per offrire un’esperienza unica ricca di storia, arte e benessere. Il teleriscaldamento geotermico costituisce un ulteriore valore aggiunto per rendere il Convento un luogo più unico che raro, adesso totalmente sostenibile dal punto di vista ambientale. Siamo davvero lieti di offrire il calore della geotermia ai nostri ospiti che potranno soggiornare in un Convento del tredicesimo secolo senza rinunciare ai confort, nel rispetto dell’ambiente e della meravigliosa natura toscana in cui ci troviamo».

In Toscana sono già  9 i Comuni teleriscaldati tra le province di Pisa, Siena e Grosseto (oltre a Piancastagnaio, vi sono Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo, Montieri, Chiusdino, Radicondoli, Santa Fiora e altri impianti sono in fase di progettazione) per un totale di 13mila utenti residenziali e commerciali, 26 ettari di serre ed un importante comparto della filiera artigianale, agroalimentare e turistica. Altri progettualità sono in corso e in via di definizione.

Il teleriscaldamento residenziale di Piancastagnaio è il risultato di un percorso di collaborazione tra Comune di Piancastagnaio ed Enel Green Power, iniziato alcuni anni fa per portare il calore nelle case, nei negozi, nei laboratori artigianali. Con la realizzazione del secondo stralcio, giunto alle fasi conclusive, il centro abitato di Piancastagnaio diventerà completamente carbon free con circa mille utenze potenzialmente teleriscaldate, quindi senza emissioni da caldaie e stufe a legna, azzeramento della CO2 da fonti di riscaldamento e niente polveri in prossimità dei luoghi in cui le persone vivono. Il progetto, voluto dall’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio, è stato supportato da Enel Green Power che fornisce questa importante risorsa a monte della stazione termica primaria denominata PC 16, collocata in vicinanza delle centrali geotermiche PC 4 e PC5. Il teleriscaldamento permetterà alla cittadinanza, che ne usufruirà, di risparmiare fino al 50% per i costi del riscaldamento e dell’acqua calda, rispetto ai combustibili fossili.

Enel Green Power  evidenzia che «Notevoli sono anche i benefici in termini ambientali: il teleriscaldamento geotermico, infatti, permette di evitare l’immissione in atmosfera di CO2 altrimenti emessa con gli impianti di riscaldamento tradizionali. A questo proposito, si stima di evitare ogni anno 3.700 tonnellate di emissioni di CO2 e di risparmiare, sempre annualmente, importazioni per circa 1.200 tonnellate equivalenti di petrolio (TEP)».

Il sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, ricorda quanto ebbe a dire durante la prima inaugurazione: «Per il nostro Comune il teleriscaldamento è stato un grande traguardo  perché questo era uno dei nostri obiettivi principali. Un progetto in cui abbiamo fortemente creduto, anche quando sembrava difficile da realizzare. Grazie alla collaborazione con Enel Green Power e al lavoro delle nostre strutture oggi inauguriamo la prima porzione di teleriscaldamento che porterà benefici ai cittadini, sia dal punto di vista economico che ambientale, ma anche per la qualità del servizio stesso che garantirà una temperatura costante di acqua calda e riscaldamento. Per noi la geotermia è questo, una risorsa che deve portare benessere a tutta la cittadinanza ed è proprio il lavoro che come Amministrazione Comunale stiamo portando avanti. Il risultato di oggi conferma che siamo sulla buona strada».

Per Enel Green Power, Luca Rossini ribadisce che «Questo nuovo teleriscaldamento conferma che la geotermia è una risorsa a 360° perché questa energia non rappresenta soltanto il 70% della produzione rinnovabile in Toscana, capace di soddisfare più del 30% del fabbisogno elettrico regionale, ma è anche preziosa per i suoi utilizzi cosiddetti plurimi, a partire dal calore. Il teleriscaldamento, infatti, è un esempio di economia circolare: la risorsa termica è una forma di energia residuale del processo di produzione geotermico e senza questo progetto non sarebbe utilizzata; in tal modo, invece, essa porta benessere alla cittadinanza, benefici all’ambiente, risparmi per le spese di riscaldamento e può funzionare da incubatore per far nascere attività produttive che potranno usufruire del basso costo del calore. Il nostro impegno come azienda è di favorire ed accompagnare tutti i processi che implementino il distretto geotermico creando valore condiviso per le comunità locali in termini energetici, economici, sociali e occupazionale».

Il distretto geotermico toscano, con una produzione annua di quasi 6 miliardi di KWh, è il più antico e al contempo il più innovativo del pianeta: delle 34 centrali geotermoelettriche (per un totale di 37 gruppi di produzione) di Enel Green Power, 16 sono in provincia di Pisa, 9 nella provincia senese e 9 nel territorio provinciale di Grosseto. Oltre ai già citati utilizzi per la produzione di energia elettrica e per i teleriscaldamenti, la geotermia ha un grande valore dal punto di vista culturale, storico e turistico con oltre 60mila visite all’anno, attraverso itinerari inediti nel cuore caldo di una Toscana meno nota ma molto affascinante, immersi nelle manifestazioni naturali come geyser, putizze e fumarole (in particolare, Parco Fumarole a Sasso Pisano, Comune Castelnuovo VdC, e Geoparco Unesco delle Biancane a Monterotondo M.mo, uniti da un suggestivo sentiero trekking di 4,5 km, nonché i percorsi di visita intorno alle centrali dell’Amiata) che si integrano con gli impianti di produzione ed i poli museali».