Direttiva Ue per l’efficientamento energetico: in Toscana da ristrutturare il 67,6% degli edifici

Ordine degli ingegneri di Firenze: «Entro il 2030 tutte le abitazioni dovranno tagliare il 25% dei consumi energetici»

[18 Gennaio 2023]

Dopo aver esaminato la bozza di direttiva europea per l’efficientamento energetico degli edifici, che dovrebbe vedere il primo via libera il 24 gennaio e la pubblicazione entro metà marzo, Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, e Francesco Canovaro, presidente della Commissione Impianti dell’Ordine, evidenziano che «con la direttiva europea sull’adeguamento energetico, entro il 2030 sarà da ristrutturare il 67,6% degli edifici in Toscana. Tutte le case e gli appartamenti dovranno raggiungere entro il 2030 la classe energetica E, per poi progredire entro il 2033 alla classe D, passando da un consumo di 91-120 chilowattora a 71-90 kWh per metro quadrato. Stiamo parlando di un taglio del 25% dei consumi».

Come evidenziano gli ingegneri fiorentini «basandosi sui dati del rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici, pubblicato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, risulta che in Toscana il 67,6% degli edifici è da efficientare entro il 2030, mentre per la scadenza del 2033 la percentuale è del 79,6%».

Fianchisti e Canovaro ricordano che «è immenso il lavoro che attende la Toscana sulla strada della riqualificazione energetica, visto che l’Europa vuole arrivare per il 2040-50 a zero emissioni da case e appartamenti. Un grande impegno e anche grandi costi dato che quasi l’80% del parco immobiliare è inefficiente dal punto di vista energetico, interventi che andrebbero dal cappotto termico interno o esterno, alla sostituzione degli infissi, passando per una nuova caldaia a condensazione».

O meglio alle pompe di calore, tecnologie ben più sostenibili ed efficienti anche delle caldaie di ultima generazione. Se l’obiettivo è coniugare la lotta alla crisi climatica col contenimento dei costi delle bollette, occorre definitivamente abbandonare la strada delle fonti fossili per abbracciare finalmente quella delle fonti rinnovabili.