Agricoltura, negli ultimi 40 anni la Toscana ha perso il 38% dei terreni coltivati

Coldiretti: tra il 2012 ed il 2020 la Toscana ha prodotto 105 mila quintali di prodotti alimentari in meno

[6 Giugno 2023]

Nell’arco degli ultimi 40 anni l’avanzata del cemento e l’abbandono delle campagne hanno divorato quasi 700mila ettari di superficie agricola, che in Toscana si è ridotta ad appena 1,1 milioni di ettari secondo l’ultimo censimento elaborato dalla Coldiretti regionale.

In compenso hanno continuato ad espandersi le aree urbane, con un incremento di 293 ettari di suolo consumato tra il 2020 ed il 2021, pari al 6,7% dell’intera superficie regionale; è anche per effetto delle delle coperture artificiali che il suolo non riesce a garantire un’adeguata infiltrazione di acqua piovana, che durante le alluvioni scorre in superficie aumentando la pericolosità idraulica del territorio.

Al contempo, la perdita dei campi agricoli pesa anche sulle dinamiche dell’approvvigionamento alimentare, dato che tra il 2012 ed il 2020 la Toscana ha prodotto 105 mila quintali di prodotti alimentari in meno.

«Per questo – dichiara Coldiretti Toscana – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. Il primo passo nella strada del recupero della capacità produttiva è lavorare sulle infrastrutture e sull’innovazione a partire dal sistema degli invasi necessarie per raccogliere l’acqua e combattere la siccità, tema affrontato dal tavolo regionale voluto dal presidente Eugenio Giani di cui fa parte Coldiretti, ma occorre anche investire sulla digitalizzazione delle con lo sviluppo di applicazioni di agricoltura di precisione, dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti».