Si è svolto oggi il tavolo tematico in vista della Conferenza regionale di lunedì 19 giugno
Servizio idrico, è la Toscana la regione italiana che investe di più sulle infrastrutture
Si parla di «90 euro pro capite»: il focus sugli interventi necessari per il master plan toscano delle reti acquedottistiche e fognarie
[14 Giugno 2023]
La gestione sostenibile dell’acqua, in tempi di crisi climatica, è fondamentale per lo sviluppo di un territorio come quello toscano: l’ultimo anno è stato il più caldo da due secoli, mentre una siccità diffusa (-11% di piogge) è intervallata da alluvioni sempre più frequenti.
Lo strumento per governare questi cambiamenti esiste già ed è il sistema idrico integrato – che va dalla captazione e distribuzione della risorsa idrica alla gestione di depurazione e fognatura –, oggi al centro di un tavolo tematico dedicato in vista della prima Conferenza regionale sull’acqua in agenda lunedì 19 giugno a Firenze.
L’appuntamento odierno è stato organizzato dall’Autorità idrica toscana e da Confservizi Cispel Toscana, che hanno partecipato direttamente grazie agli interventi di Alessandro Mazzei (direttore Ait) e Andrea Sbandati (direttore Cispel).
Circa 50 le persone che hanno seguito il tavolo, animato da tutti i gestori idrici toscani, altri enti del settore come le Autorità di bacino e Utilitalia, ovvero la Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua.
«Si è parlato – spiegano Cispel e Ait in una nota congiunta – dei prossimi investimenti necessari per il master plan toscano delle reti acquedottistiche e fognarie, che necessitano di interventi economici anche da parte dei fondi europei e nazionali. Ed è stato segnalato che con 90 euro pro capite, la Toscana è la regione italiana che investe di più nelle opere infrastrutturali del servizio idrico».
Un primato che punta a consolidarsi grazie agli investimenti che l’Ait ha messo in cantiere per 220 mln di euro grazie ai finanziamenti Pnrr che i gestori hanno saputo intercettare, mirando a rinnovare gli acquedotti usurati dal tempo e a contrastare la dispersione dell’acqua, ma anche a realizzare nuovi invasi.
Tutti punti fondamentali per dare concretezza al nuovo Piano toscano di tutela dell’acqua, per il quale la Conferenza fiorentina del 19 giugno – dove è attesa la partecipazione tra gli altri del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – segnerà il momento di avvio.