Il lungo viaggio nel Tirreno della tartaruga Alice (VIDEO)
Oltre 600 km da Rosignano Marittimo verso sud e i siti di foraggiamento sconosciuti
[22 Agosto 2023]
Vi ricordate la tartaruga Caretta caretta che nella notte tra il 5 e 6 agosto ha nidificato sulla spiaggia libera della Bucaccia a Vada, nel Comune di Rosignano Marittimo e che, dopo aver deposto le uova e ricoperto il nido, è stata stata marcata con un tag satellitare dal prof. Paolo Luschi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa?
La tartaruga Alice (così ribattezzata dai ricercatori dell’Università di Pisa) ha già percorso 600 km a una velocità media di oltre 1.78 km/h, quindi piuttosto elevata, soprattutto all’inizio del movimento quando ha spesso tenuto velocità superiori ai 3 km/h.
Vogliamo condividere con voi le informazioni sul viaggio che la tartaruga sta facendo e vi mostriamo la mappa (aggiornata a lunedì 21 agosto) del percorso che ha compiuto, prima al largo della costa toscana, poi verso il Lazio e adesso si sta allontanando dalla costa all’altezza latitudinale sud della Campania.
Come precisano i ricercatori Università di Pisa si tratta di un classico pattern di migrazione, con rapido allontanamento dalle aree di nidificazione e spostamento latitudinale verso sud, che con ogni probabilità è diretta verso aree di foraggiamento/residenziali. La localizzazione di queste aree è ignota, essendo la prima tartaruga seguita dalla Toscana dopo la nidificazione: si spera che il tracking prosegua per qualche altro tempo per scoprirlo!
L’applicazione dei tag satellitari viene effettuata nell’ambito del progetto Nat.Ne.T di Regione Toscana e fino ad oggi era rivolta soprattutto agli individui riabilitati nei centri di recupero al momento della loro liberazione.
La tartaruga Alice, che è in contatto con un satellite quando sale in superficie per respirare, potrà continuare ad essere seguita e monitorata in tutti i suoi spostamenti; interessante capire dove è diretta dato che queste informazioni sulla biologia e la distribuzione delle femmine adulte nelle fasi post o inter riproduttive sono ancora molto scarse.
di Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana – ARPAT