Dl Bollette: il governo va in tilt sugli aiuti alla Toscana
Ma il governo chiede l’ennesima fiducia su un decreto con un’altra sanatoria fiscale
[15 Novembre 2023]
La Camera dei deputati ha esaminato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 29 settembre 2023, n. 131, recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio (C. 1437-A) e la Toscana post-alluvione è stata uno dei motivi del contendere tra governo e opposizione. Un provvedimento sul quale il governo Meloni ha nuovamente chiesto la fiducia.
Come spiega Emiliano Fossi deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana, «La Toscana è in ginocchio dopo le alluvioni ma il governo si volta dall’altra parte. Oggi l’esecutivo è addirittura andato in tilt prima opponendosi e poi sospendendo la votazione di un mio ordine del giorno al Decreto Bollette che avrebbe dato la possibilità a famiglie ed imprese di rateizzare i debiti che accumuleranno inevitabilmente nei prossimi mesi a seguito della sospensione del pagamento delle utenze deciso da Arera. Un semplice atto di buon senso, che avrebbe dato un primo segnale concreto ad una popolazione devastata, è stato volutamente ignorato da Giorgia Meloni e dai deputati di destra, anche eletti negli stessi territori alluvionati. Soltanto dopo il mio intervento in Aula il governo, messo alle strette, ha sospeso la votazione: spero che riconosca l’errore e approvi il mio atto».
Intervenendo in aula per la dichiarazione di voto, il deputato del PD Virgino Merola, dopo aver condannato l’abuso di richieste di fiducia da parte di un governo che pure ha una maggioranza molto ampia, ha detto: «Il Presidente del Consiglio, rivolgendosi ai lavoratori autonomi, ha affermato di recente che “il Governo combatte l’evasione fiscale e non quella presunta”, questo mentre i dati dell’Istat e del MEF riportano che l’evasione fiscale dell’Irpef e dell’IVA raggiungono rispettivamente i 28,2 miliardi per mancati versamenti Irpef e i 22,8 miliardi per l’IVA, e che, dunque, altri settori di lavoro nero sono presenti nel nostro Paese (…) Anche in questo decreto, in specifico all’articolo 4, si introduce una sanatoria sugli scontrini per chi non li ha fatti. Anche in questo caso, cosa direte a quelli che gli scontrini, invece, li hanno fatti? Qual è il messaggio: non siete nati evasori, ma vi veniamo incontro se lo diventate? Oggi che chiedete l’ennesima fiducia e che cercate di umiliare le opposizioni, privandole della possibilità di presentare emendamenti, voglio dire con chiarezza che il vostro disegno ci è noto e che agiremo per renderlo sempre più chiaro agli italiani. Voi pensate che sia giusto spostare sull’Esecutivo l’approvazione di fatto delle leggi e che le Camere dovrebbero avere sempre più un ruolo notarile di registrazione delle scelte dell’Esecutivo, e per questo siete indifferenti all’abuso dei decreti-legge. Oggi vi accanite contro i sindacati, perché scioperano contro le vostre scelte. Con i partiti dell’opposizione, anche i sindacati intralciano il vostro disegno. Noi non voteremo la fiducia a questo Governo, mentre aumenta nel Paese il discredito rispetto alle vostre promesse, alle vostre scelte di bilancio e alla vostra politica fiscale. Si può arrivare a diminuire il ricorso al voto di fiducia e ai decreti-legge. Come? Con maggiore rispetto del Parlamento, attraverso la sfiducia costruttiva, non limitata alle forze di maggioranza. Oppure, si può spostare il baricentro sull’Esecutivo, a danno, di fatto, delle prerogative costituzionali del Parlamento: questa noi riteniamo sia la vostra scelta. Votiamo “no” perché rispettiamo la Costituzione. Votiamo “no” perché rispettiamo i lavoratori, le libere associazioni e il loro diritto di lottare e rivendicare. Votiamo “no” perché un’alternativa c’è al vostro Governo e sta crescendo nel Paese».