Il Governo nazionale finora ha stanziato risorse per appena 5 mln di euro

Alluvione, dalla Regione Toscana aiuti per 50 mln di euro ma i danni arrivano a 2,1 miliardi

Giani: «Mettiamo in campo otto misure per dare un supporto il più rapido possibile, con la legge regionale allargheremo la platea di beneficiari»

[17 Novembre 2023]

Sale ancora la stima dei danni provocati dall’alluvione che ha travolto la Toscana lo scorso 2 novembre, stimati dall’Irpet in 2,1 miliardi di euro, suddivisi tra quelli che gravano sulle famiglie (661,2 mln di euro) e sulle imprese (1,34 mld di euro).

Si tratta dell’ennesimo, duro colpo inflitto dalla crisi climatica al territorio, di fronte al quale il Governo Meloni – nonostante la subitanea dichiarazione di stato di emergenza nazionale – finora ha stanziato appena 5 mln di euro per gli interventi di somma urgenza.

Una mancanza cui la Regione prova a mettere intanto una pezza, presentando un pacchetto di aiuti pari a 50 mln di euro (rivolti a famiglie e imprese) suddivisi in otto misure, discusse e condivise ieri pomeriggio nel corso del tavolo convocato dal Commissario delegato per l’emergenza – il presidente Eugenio Giani – con Anci, Upi, categorie economiche e sindacati, e illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati.

«Mettiamo in campo otto misure – ha spiegato Giani – che attivano 50 milioni di euro, in parte ritagliati dal bilancio regionale, per dare un supporto il più rapido possibile. Una cosa importante da sottolineare è che con i provvedimenti di aiuto che assumeremo con legge regionale allargheremo la platea di beneficiari, oltre quella prevista dagli aiuti ottenuti con l’ordinanza di Commissario delegato per l’emergenza. Questo per fare in modo che tante imprese e famiglie non restino escluse. Prevediamo di avviare tutte queste misure nell’arco dei prossimi 2-3 mesi».

Un finanziamento diretto, per un totale di 18 milioni di euro, è destinato a famiglie e imprese. Così suddivisi: 6 milioni di contributo diretto a fondo perduto per le imprese danneggiate (attraverso Sviluppo Toscana), altri 6 milioni sempre a fondo perduto destinati alle famiglie e 6 milioni per l’istituzione di un fondo rotativo destinato ad abbattere gli interessi per nuovi prestiti bancari e sostenere la liquidità delle imprese.

Saranno poi messi a disposizione 5 milioni, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (Bei) e istituti di credito del territorio, per sostenere nuovi e ulteriori investimenti delle imprese danneggiate. Altri 20 milioni arriveranno da Fidi Toscana, per garantire prestiti a piccole e medie imprese.

«Quello che vorremmo che passasse come messaggio da questo complesso di provvedimenti – ha aggiunto l’assessore Marras – è che accanto agli interventi urgenti, di competenza statale che sono indispensabili, ci sono anche quelli immediati, che può fare anche la Regione per aiutare la ripartenza del territorio».

A Prato e Campi Bisenzio è inoltre prevista l’apertura di sportelli per i cittadini e le imprese, promossi dalla Regione in collaborazione con le Camere di commercio e Sviluppo Toscana. Presidi operativi per chiedere dettagli e favorire l’accesso alle varie misure. Inoltre verrà fatto un accordo con i Caf e i patronati del territorio per l’adempimento di tutte le pratiche di rimborso.

«Per quanto riguarda il settore agricolo – ha specificato la vicepresidente Saccardi – ci sono due misure attivabili. La prima riguarda la possibilità di utilizzare i fondi residui di precedenti calamità. Dalle risorse assegnate alla Regione per il ristoro dei danni dalle gelate 2021 ci sono economie per quasi 7 milioni. A queste potranno essere aggiunte quelle ulteriori derivanti dalle risorse assegnate per la siccità, abbiamo avviato l’iter per chiedere al Governo il provvedimento che ci autorizzi. Inoltre abbiamo avviato la procedura per la pubblicazione di un bando per il ristoro a danni a strutture e infrastrutture, prevediamo che esca a metà dicembre».

La misura coprirà i danni causati dall’alluvione nei territori di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno (in attesa del provvedimento che estenda la misura anche ai territori di Lucca e Massa Carrara), con un contributo fino al 100%, che va da un minimo di 5.000 ad un massimo di 200.000 euro.

«Infine – ha concluso Saccardi – attraverso i contributi di primo sostegno previsti dall’ordinanza della Protezione civile, sarà possibile intervenire anche sulle imprese agricole, attraverso la ricognizione dei danni (attraverso il modello C) ed il riconoscimento di un contributo immediato fino a 20.000 euro per i danni a strutture e infrastrutture. Anche in questo caso la misura copre i danni causati dall’alluvione nei territori di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno, in attesa del provvedimento che estenda la misura anche ai territori di Lucca e Massa Carrara».

Come aggiunge Coldiretti Toscana, che ieri ha partecipato al tavolo convocato in Regione, le aziende agricole dovranno sia effettuare la segnalazione sul portale Artea, sia compilare il modulo online C1 messo a disposizione dal dipartimento nazionale della Protezione civile.

Sono stati infatti pubblicati i moduli per la ricognizione dei danni a privati e alle attività economiche (agricole e non agricole): sono due i moduli realizzati dal dipartimento necessari avviare la procedura, uno per i cittadini-privati (B1) ed uno per le attività (C1). I due formulari sono già disponibili sul sito  www.regione.toscana.it/alluvione2023.