Dal Governo nazionale finora sono arrivati solo 5 mln di euro. Fossi: «Ci dica cosa intende fare adesso»

Alluvione in Toscana, bocciato l’emendamento Pd per ottenere ristori da 3 miliardi di euro

Parrini: «Per il centrodestra l'emendamento era troppo lungo per avere parere favorevole»

[7 Dicembre 2023]

A cinque settimane dall’alluvione che ha colpito la Toscana, scaricando in poche ore la pioggia attesa in un mese, che ha provocato 8 morti e danni per oltre 2 miliardi di euro, dal Governo Meloni sono arrivati finora solo 5 mln di euro per interventi di somma urgenza.

Una mancanza di attenzione che i parlamentari Pd hanno provato a sanare presentando unitariamente un emendamento al decreto Anticipi, chiedendo una dotazione finanziaria iniziale di 500 mln di euro per l’emergenza, 954 mln di euro per interventi ad hoc dedicati a imprese, lavoratori, tributi e contributi, e infine 1,5 mld di euro per la ricostruzione.

L’emendamento però non è passato all’esame del Senato, come informa il senatore Dario Parrini: «Poco fa, in Senato, la maggioranza ha scandalosamente bocciato con 87 voti contro 59 un emendamento a mia prima firma, presentato a nome di tutti i parlamentari toscani del Pd, finalizzato a dare risposte immediate e a medio termine alle famiglie, alle imprese e agli enti locali prostrati dagli eventi calamitosi del 2 novembre scorso. Nessun esponente toscano del governo e della maggioranza di destra ha avuto il coraggio di prendere la parola in aula per difendere questa bocciatura vergognosa. Ha fatto eccezione l’ineffabile Claudio Borghi, relatore del provvedimento in esame ed eletto in Toscana in quota Lega, il quale ha preso il microfono per dire che l’emendamento era troppo lungo per avere parere favorevole».

Per Parrini si tratta di «una spiegazione deprimente e offensiva, che si commenta da sola. Continueremo a batterci affinché il governo, che finora non ha saputo far di più che mettere a disposizione del commissario per l’emergenza la miseria di 5 milioni, si dia una mossa, emanando un decreto supportato da una stanziamento di risorse adeguato rispetto ai danni che si sono verificati».

Anche il deputato e segretario del Pd Toscana, Emiliano Fossi, parla di «un emendamento che avevamo costruito con un lavoro puntuale, in 16 pagine dettagliate, consultandoci con istituzioni e categorie dopo l’alluvione del 2 novembre e indicando dettagliatamente i finanziamenti necessari, 3 miliardi in tutto, tra ripristini immediati, ristori alle imprese e sospensioni di pagamenti. Ebbene tutto questo lavoro é stato cestinato oggi dall’aula, adducendo addirittura l’incredibile motivazione che fosse troppo lungo e dettagliato. Ci dica allora cosa il Governo intende fare adesso. Perché alternative al nostro emendamento non ne abbiamo viste. Abbiamo assistito solo a una ridicola proroga al 20 dicembre dei termini per i versamenti di contributi e tributi. Ci facciano vedere la loro proposta di stanziamento dei 3 miliardi che servono, cifra su cifra, perché delle promesse non ci fidiamo. Ed è passato già un mese dall’alluvione».