Perra: «È calcolata in base alle quantità prodotte e ai servizi richiesti»

Rifiuti, ecco come cambia il calcolo della tariffa corrispettiva nella Toscana centrale

Il nuovo simulatore Alia mostra quali sono i comportamenti più virtuosi nella raccolta differenziata, utili per abbassare i costi pagati dalle famiglie

[25 Gennaio 2024]

Con il nuovo anno è entrato in vigore il nuovo regolamento sulla tariffa corrispettiva (Taric) volta a sostenere i servizi d’igiene urbana e raccolta rifiuti nella Toscana centrale.

Dopo essere stato approvato dall’Ato Toscana centro e dunque anche dai Comuni dove è in vigore la Taric, ora è al gestore unico – Alia servizi ambientali – che spetta di applicarlo, mettendo in pratica una serie di importanti cambiamenti sui parametri di fatturazione, dopo la fase di avvio condotta nel 2023.

Le modifiche riguardano tutti i Comuni dove la Taric è in vigore: Borgo San Lorenzo, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Fiesole, Fucecchio, Gambassi Terme, Monsummano Terme, Montelupo Fiorentino, Scarperia e San Piero, Vinci, Montale, Montespertoli, Pieve a Nievole e Chiesina Uzzanese.

Le modifiche «hanno l’obiettivo di mantenere un sistema di tariffazione che favorisca chi davvero fa una buona raccolta differenziata – spiega Lorenzo Perra, presidente di Alia – Importante sottolineare che la tariffa corrispettiva è calcolata in base alla quantità di rifiuti prodotti e al tipo di servizio richiesto. Questo significa che chi produce meno rifiuti o adotta pratiche di riciclo (si pensi al compostaggio domestico, ndr) e riduzione dell’impatto ambientale, avrà un costo inferiore rispetto a chi produce maggiori quantità di rifiuti e non adotta comportamenti sostenibili. Inoltre, la tariffa corrispettiva ci permette di investire in nuove tecnologie e infrastrutture per migliorare ulteriormente il servizio».

Sul sito web di Alia è già disponibile un apposito simulatore, che mostra ai cittadini quali possono essere i comportamenti più virtuosi nel corretto conferimento dei rifiuti, tenendo conto delle novità introdotte nel regolamento.

Attraverso il profilo assegnato per la prima fattura di default (massima differenziata), è possibile selezionare il numero di componenti del nucleo familiare e inserire gli svuotamenti delle principali frazioni raccolte (residuo non differenziabile, organico, carta e cartone, imballaggi).

Il sistema, considerando il numero degli svuotamenti trimestrali, calcola il rapporto tra le raccolte differenziate ed il non differenziato, fornendo tre risultati possibili.

Primo risultato, ‘Puoi fare di più’: questo comportamento poco virtuoso non permette di accedere alle premialità e può ripercuotersi in tariffa con il pagamento degli svuotamenti in eccesso del residuo non differenziabile, se presenti.

Secondo risultato, ‘Sufficiente’: significa che ci sono ancora margini di miglioramento; l’utente pagherà la tariffa base, senza premialità, né penalità.

Terzo risultato, ‘Ottimo’: i comportamenti virtuosi permettono di accedere alle premialità, cioè una riduzione della parte variabile in fattura. Risulterà evidente che maggiore è l’impegno nelle raccolte differenziate, più alta sarà la possibilità di raggiungere le premialità previste. Il simulatore è configurato anche per le utenze non domestiche.

In base a quali parametri vengono forniti i tre risultati? Il regolamento Taric prevede, già a partire dallo scorso anno, che l’importo della fattura risulti dalla somma fra la parte fissa e la parte variabile della tariffa.

In generale, la parte fissa è calcolata sulla base della superficie dell’immobile e del numero dei componenti del nucleo familiare che lo occupa, mentre la parte variabile è legata agli svuotamenti minimi dei rifiuti urbani indifferenziati (Rui).

Ed è proprio rispetto agli svuotamenti minimi che viene introdotta, nel nuovo regolamento, una prima rilevante novità a favore delle famiglie numerose. In particolare, cambia il quantitativo minimo di rifiuti urbani indifferenziati attribuito alle utenze domestiche in relazione al numero di componenti della relativa utenza.

Col nuovo regolamento il requisito di accesso per raggiungere il premio diventa più favorevole per le famiglie numerose, tanto è vero che per i nuclei composti da 4 persone gli svuotamenti minimi scendono da 320 a 300 litri all’anno, per i nuclei composti da 5 persone scendono da 400 a 360 litri, mentre per le famiglie composte da più di 5 persone gli svuotamenti minimi passano da 480 a 400 litri.

Vantaggi sono previsti, nel nuovo regolamento, anche per le utenze non domestiche che non rientrano nelle categorie che tipicamente producono organico (ad esempio uffici, musei, cinema, studi professionali, impianti sportivi, autosaloni, uffici, banche, farmacie, negozi di abbigliamento, calzature, ferramenta).

Mentre nel 2023 sia le utenze domestiche che quelle non domestiche dovevano raggiungere il 70% di raccolta differenziata per accedere alle premialità che scontano la parte variabile della fattura, nel 2024 sia le utenze domestiche che quelle non domestiche che producono organico dovranno raggiungere l’80% di raccolta differenziata, mentre le utenze non domestiche che non producono organico godranno di un regime differente e vedranno abbassarsi la soglia della differenziata al 60% dei rifiuti prodotti.

In questo modo viene nettamente migliorato il parametro di accesso alla premialità per quelle utenze che, mancando di una consistente frazione di rifiuti (l’organico, appunto) nel 2023 avevano avuto più difficoltà nel raggiungere il premio.