L’Ato sud è il più finanziato in Italia dal Pnrr, in arrivo 20 mln di euro
Dopo 4 anni di perdite Sei Toscana torna in utile, nel 2023 investimenti da 46 mln di euro
Fabbrini: «L’ingresso del gruppo Iren ha consentito di ottenere notevoli vantaggi non solo sotto il profilo finanziario, ma anche negli aspetti organizzativi e industriali»
[24 Aprile 2024]
Il gestore unico dei servizi d’igiene urbana nell’Ato sud, la partecipata pubblica Sei Toscana, ha interrotto un quadriennio di perdite: il bilancio 2023 si chiude in utile e rappresenta «l’inizio di una nuova stagione di rilancio per la società», secondo il presidente Alessandro Fabbrini e l’ad Salvatore Cappello.
Dal punto di vista industriale, nel corso del 2023 Sei Toscana ha gestito oltre 500mila tonnellate di rifiuti in un bacino di più di 900.000 abitanti (il 25% della popolazione toscana). La percentuale media di raccolta differenziata si attesta intorno al 58,51% (+3,12% rispetto al dato del 2022, a fronte di una media regionale del 65,68%) con un incremento continuo in corso anche in questi primi mesi del 2024. Alla fine del 2023 il parco automezzi e macchine operatrici complessivo ammonta a 880 unità, con 30 cantieri operativi e sedi amministrative dislocate nel territorio. In totale sono 1054 i lavoratori di Sei Toscana, 88 dei quali assunti nel corso del 2023.
Soprattutto, l’ultimo anno ha registrato un livello di investimenti particolarmente elevato da parte della società, pari a oltre 46 milioni e mezzo di euro.
«Nei prossimi anni – aggiunge Fabbrini – un contributo positivo in tal senso deriverà anche dall’impiego degli oltre 20 milioni di euro di fondi Pnrr ottenuti da Ato grazie all’eccellente lavoro di squadra tra Ente di regolazione, Sei Toscana e Comuni. La soddisfazione di essere stato l’Ato più finanziato in Italia deve costituire uno stimolo a confermare il metodo di lavoro che ne è stato il presupposto. L’ingresso del gruppo Iren (avvenuto nel 2020, ndr) ha consentito di ottenere notevoli vantaggi non solo sotto il profilo finanziario, ma anche negli aspetti organizzativi e industriali della società. Il processo di integrazione proseguirà con una gradualità di approccio che consentirà la migliore valorizzazione delle competenze interne».