Robotica europea: il Georges Giralt Award ad un giovane ricercatore che ha studiato a Pisa
[20 Marzo 2014]
Il prestigioso Georges Giralt Award 2014, dell’EuRobotics AISBL, l’associazione di industrie e centri di ricerca Europei del settore, con il quale ogni anno viene premiata la migliore tesi di dottorato in robotica in Europa, è andato all’italiano Manuel Catalano (Nella foto) che ha ricevuto il premio durante l’European Robotics Forum, tenutosi a Rovereto.
Catalano ha conseguito il dottorato di ricerca nel 2013 al Centro Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, ed attualmente è ricercatore post-doc all’Iit.
L’università di Pisa spiega che «La tesi premiata studia la progettazione di una nuova generazione di robot in grado di adattare i movimenti del loro corpo all’ambiente circostante, grazie a particolari motori chiamati Attuatori ad Impedenza Variabile (Via), che Catalano ha innovato nelle loro caratteristiche. I nuovi Via si chiamano “qbmove”, hanno la forma cubica e conferiscono ai robot la capacità di compiere movimenti naturali molto simili a quelli di un corpo umano: la rigidezza delle articolazioni è variabile e adattabile all’ambiente circostante, così che il robot può avere un corpo inflessibile nei movimenti che richiedono precisione, ed essere cedevole quando deve muoversi velocemente o entrare in contatto con il corpo delle persone attorno a loro. I moduli “qbmove” presentano, quindi, una funzione simile a quella della muscolatura umana, dotando i robot di un “corpo intelligente” in grado di coesistere e lavorare con le persone in sicurezza».
Una linea di ricerca che è già diventata molto concreta con “qbRobotics”, uno spin-off del Centro “E. Piaggio” e dell’Iit, con l’azienda che offre il supporto per la costruzione dei nuovi muscoli robotici secondo la filosofia “open source”, cioè creando una comunità aperta di utilizzatori e sviluppatori, che possono dare il proprio contributo all’avanzamento tecnologico in modo libero.
All’università pisana evidenziano che «I “qbmove” trovano applicazione anche nella realizzazione di una mano robotica, la Pisa-IIT SoftHand, utilizzabile nei nuovi robot umanoidi ma anche per uso prostetico. La mano si ispira alla naturalezza dei movimenti e alla versatilità della mano umana con un progetto innovativo, cui era già andato il riconoscimento della comunità scientifica internazionale alla Conferenza “Humanoids” in Giappone nel 2012».
Questi risultati sono il frutto di una consolidata collaborazione tra il Centro di Ricerca “E. Piaggio” di Pisa e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che ogni anno offre due borse di dottorato in robotica a studenti dell’Università di Pisa e dà loro la possibilità di lavorare contemporaneamente in due centri di ricerca tra i più avanzati a livello internazionale. Il Rettore dell’Ateneo pisano Massimo Augello e il Direttore di IIT Roberto Cingolani hanno di recente firmato una convenzione che estende la proficua collaborazione a molti altri settori scientifici.