Capraia e Pianosa, importante riconoscimento dell’Ue per progetto su specie invasive e avifauna
[1 Aprile 2014]
Mentre a Portoferraio, all’Isola d’Elba, è in corso il workshop internazionale “Le specie aliene invasive, una grave minaccia per i sistemi insulari: esperienze di gestione a confronto”, dall’Unione europea arriva un altro riconoscimento al lavoro svolto dal Parco nazionale e dai suoi partner per l’eradicazione delle specie aliene e questa volta a Capraia e Pianosa.
In una lettera inviata agli stakeholder a conclusione del progetto “Isole di Toscana: nuove azioni per uccelli marini ed habitat” Anne Burrill, della Direzione generale ambiente della Commissione europea, Directorate E – Global & Regional Challenges, Life, esprime tutto il suo apprezzamento «Per il contributo innovativo offerto dal progetto al controllo delle Specie Aliene Invasive, che è tuttora un tema di grande interesse per la protezione della biodiversità e per le relative politiche locali, nazionali ed europee.
La Burril scrive che «Alcuni risultati mi sembrano di particolare interesse: in particolare l’eradicazione di Ailanthus altissima dall’isola di Capraia, e la diffusione tra la popolazione locale della conoscenza del problema di questa e altre Specie Aliene Invasive, sviluppando così una consapevolezza che era ben poco diffusa all’epoca dello svolgimento del progetto, quando l’ailanto era presente come una apprezzata specie ornamentale in molti spazi pubblici e privati».
La Direzione ambiente della Commissione Ue apprezza molto anche «Lo sforzo compiuto dalla Regione Toscana e dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che hanno realizzato l’azione di eradicazione di Typha spp. dallo Stagnone dopo la fine del progetto, rispettando così gli accordi presi durante la sua realizzazione, benché con un certo ritardo. La continuità data dalle autorità regionali e dall’Ente Parco alle azioni realizzate dal progetto, sia attraverso il monitoraggio e le azioni di mantenimento che attraverso l’elaborazione di politiche regionali di protezione della biodiversità in linea con l’approccio proposto dal progetto – scrive la Burrill – mi sembra tra gli aspetti più positivi da segnalare, a distanza di vari anni dalla conclusione delle azioni sostenute dalla Commissione Europea.
Venendo alle specie animali ed a Pianosa l’esponente dell’Ue dice che «Molto positivo è anche il risultato dell’aumento di colonie di Berta Maggiore sull’isolotto La Scola, in conseguenza dell’eradicazione del Ratto nero (e delle successive azioni di monitoraggio e manutenzione)». Anche a Giannutri tra il 20005 e il 2007 è stata attuata con successo l’eradicazione del ratto nero.
Ma «L’assenza di colonie di Gabbiano Corso sull’isola di Capraia rilevata negli ultimi anni suscita invece il mio rammarico, soprattutto tenendo conto delle energie spese per favorirne la nidificazione nelle aree di intervento del progetto, anche se sono consapevole del fatto che la complessità di alcune azioni di protezione della biodiversità richiede un approccio a lungo termine, e che non è possibile in alcuni casi essere sicuri dei risultati. Mi sembrano perciò da sottolineare positivamente la continuità data dal Parco al monitoraggio della presenza del Gabbiano Corso nell’Arcipelago Toscano e la programmazione di nuovi interventi per favorirne la nidificazione utilizzando approcci innovativi».
La conclusione dell’alta funzionaria Commissione Ue è che «Considerando il buon livello di coinvolgimento dei portatori d’interesse locali nelle attività del progetto, mi sembra che la consapevolezza ambientale sia diventata parte del loro bagaglio culturale. Mi auguro quindi che iniziative e progetti tesi allo sviluppo socioeconomico della popolazione siano ispirati ad una prospettiva compatibile con la protezione della biodiversità dell’Arcipelago Toscano. Apprezzo, infine, l’impegno continuativo di tutti i partner e portatori di interesse nel contribuire con azioni scientifiche e tecniche, nonché con interventi sulle politiche ambientali, alla protezione della biodiversità».