Dieci giorni all'insegna del biologico, filiera corta, prodotti tipici, cibo buono, giusto e legale
Festambiente contro le agromafie: 23 clan con le mani nel piatto
[29 Luglio 2014]
Per 10 giorni Festambiente e la Maremma saranno la capitale del cibo pulito, sano e giusto con iniziative, vademecum per i consumatori, sportelli informativi e tanto cibo made in Italy, a cominciare dal ristorante vegetariano più grande d’Italia, con oltre 20 piatti vegetariani serviti quotidianamente in stile mediterraneo, fatti con prodotti di prima qualità e biologici, con lavorazioni calibrate e un’attenzione al territorio, preparati dallo chef internazionale Giuseppe Capano.
A Rispescia (Gr), Festambiente punta ancora una volta sulla la ristorazione “democratica” contro le truffe e le sofisticazioni alimentari e prevede anche tanti altri punti ristoro dall’enoteca “Peccati di gola”, n un suggestivo uliveto, per degustare taglieri e prodotti tipici maremmani abbinati a una selezione dei migliori vini del territorio. Chi invece gradisce uno spuntino al volo o un boccone tra un dibattito e uno spettacolo, ha la possibilità di scegliere tra i bar e la “Stuzzicheria”, per gustare aperitivi bio, insalate di farro, panini e stuzzichini con salumi, formaggi e verdure, o semplicemente frutta fresca, succhi, gelati e dolci tipici. Oppure fare un giro al Maremmano, uno dei successi gastronomici delle due ultime edizioni di Festambiente, dove ogni sera vengono serviti hamburger di carne maremmana
Ma alla più grande festa ambientalista italiana (e probabilmente europea) si discuterà delle olorate e fantasiose Frodi alimentari che stanno mettendo sempre più a repentaglio la sicurezza e la qualità del cibo italiano: mozzarelle blu, rosa e a pois, cozze e vongole alla diossina, vino adulterato, mozzarella dopata, pomodori e olio contraffatti… Quelli di Festambiente spiegano che «La ristorazione e il cibo sono i settori sempre più nel mirino della mafie. Secondo ultimo Rapporto Ecomafia di Legambiente complessivamente, il valore dei beni alimentari sequestrati dalle forze dell’ordine nel 2013 ammonta a più di 447 milioni di euro con ben 23 clan che fanno affari nel settore dell’Agromafie. Secondo ultimo Rapporto Ecomafia il settore dove nell’ultimo anno si è registrata una vera e propria impennata del numero di reati è quello agroalimentare, in cui si è raggiunto la cifra di ben 9.540, più del doppio rispetto all’anno prima, quando si erano fermati a quota 4.173».
L’’ottimo lavoro svolto dai carabinieri per la Tutela della salute (Nas) e delle Politiche agricole e alimentari, del Corpo forestale, della Guardia di finanza e delle Capitanerie di porto ha permesso di accertare i nella gran parte dei casi nei settori della ristorazione, ma anche nei comparti delle carni e allevamento, delle farine, pane, paste e prodotti ittici.
Secondo i calcoli dell’Eurispes e Coldiretti, il fatturato illegale delle mafie in questo settore si aggirerebbe intorno ai 14 miliardi di euro, con un aumento record del 12% rispetto a due anni fa.
Contro le mafie a tavola a tutela del made in Italy promuoverà ogni giorno iniziative per la valorizzazione del nostro cibo. In particolare la giornata del 13 agosto sarà dedicata al “buono” delle nostre tavole con la presentazione del Libro “Dalla Terra dei Fuochi alla Terra dei Cuochi” per promuovere in terra maremmana le eccellenze della Campania Terra Felix.