Emergenza maltempo in Maremma Legambiente: «Investire subito in gestione e manutenzione del territorio»
«Quello che è successo dimostra che gli interventi più significativi non sono stati realizzati».
[15 Ottobre 2014]
Mentre in Maremma si piangono le due anziane sorelle travolte da un torrente e si ri-contano i danni nelle aziende agricole Legambiente si mobilita e dice che «La pianificazione esistente va chiaramente adeguata a queste nuove emergenze. Cambiamenti climatici e aumento dell’anidride carbonica sono le principali cause di queste bombe d’acqua che continuano a fare strage anche in Maremma. Gli eventi drammatici causati dal maltempo che hanno colpito nuovamente l’area sud della Maremma, provocando soprattutto la morte di due persone, dimostrano ancora una volta che occorre una maggiore e più incisiva strategia di prevenzione per il territorio». Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, ha detto: «Occorre intervenire subito per aiutare in primo luogo le popolazioni invase dal fango e le famiglie in grande difficoltà e per questo chiediamo con forza un intervento capillare e determinato delle istituzioni e della Protezione civile. Bisogna però, allo stesso tempo, pianificare interventi che riguardino non solo nell’immediato una gestione più ampia e corretta dei bacini idrografici, con piccoli invasi di contenimento a monte, manutenzione dei corsi d’acqua, gestione degli argini e là dove necessario prevedere la delocalizzazione delle abitazioni che insistono in aree che sono considerate ad alto rischio, adeguando quindi la pianificazione esistente a queste nuove emergenze». Iòl Cigno Verde maremmano sottolinea ancora che «Con i cambiamenti climatici in corso e l’aumento di anidride carbonica in atmosfera sono aumentati gli eventi catastrofici e le bombe d’acqua che portano grandi quantità di pioggia in pochissimo tempo, come testimoniano i 200 millimetri caduti in poco più di un’ora. Anche ad Albinia il torrente Magione ha toccato l’argine, rischiando di rendere ancora più grande la tragedia. Quello che è successo in questi giorni nei comuni di Orbetello, Magliano in Toscana, Manciano e Pitigliano dimostra che evidentemente c’era bisogno di interventi più significativi che non sono stati realizzati». Per questo Legambiente chiede alle istituzioni nazionali, regionali e locali di «intervenire massicciamente per cercare di supplire alla grave emergenza investendo una quantità significativa di risorse economiche nella corretta gestione e manutenzione del territorio».